L’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste ha aderito al progetto di Medici con l’Africa Cuamm “Una vita per una vita”. Anche al Burlo, come in numerosi ospedali italiani, verrà avviata l’iniziativa che nasce da un’idea semplice: coinvolgere le mamme che hanno appena avuto un bambino in una donazione, affinché una mamma che ha appena dato alla luce una nuova vita possa garantire a un’altra donna africana la stessa possibilità, attraverso un piccolo contributo. Una vita appena nata, per una vita che nascerà, in Africa.
L’iniziativa sta avendo grande successo in tutta Italia, ma c’è molto ancora da fare, perché in alcuni Paesi dell’Africa Sub Sahariana si trova una sola ostetrica ogni 20.000 abitanti e ancora oggi, nonostante i grandi sforzi delle associazioni umanitarie, 265mila mamme muoiono ogni anno durante il parto. La maternità vista dall’Italia porta troppo spesso a dare per scontata l’assistenza ospedaliera che viene garantita alle future mamme: l’iniziativa “Una vita per una vita” mira a coinvolgere il maggior numero possibile di Reparti di ostetricia e ginecologia degli ospedali italiani per promuovere il diritto alla salute materno-infantile.
A partire da oggi, le famiglie che vedranno nascere il proprio bambino al Burlo (circa 1.600 l’anno) verranno coinvolte nell’iniziativa: il contributo volontario richiesto permetterà di migliorare le condizioni dei parti in Africa, legando anche le nuove mamme triestine, come quelle di molti altri ospedali italiani, alle mamme africane.
A sottoscrivere l’accordo, oggi a Trieste durante la visita nel reparto di Ostetricia del Burlo, è stato don Dante Carraro direttore del Cuamm, assieme al direttore generale del Burlo, Gianluigi Scannapieco alla presenza del dott. Salvatore Alberico. “Sono lieto che anche il Burlo aderisca a questa importante iniziativa – ha dichiarato il direttore generale Gianluigi Scannapieco – il legame tra la salute, il volontariato e gli ospedali deve essere sempre più stretto e forte. Grazie al Cuamm possiamo, anche da Trieste, fare la differenza”.
«Medici con l’Africa Cuamm opera in paesi dell’Africa sub-Sahariana in cui c’è 1 ostetrica ogni 20.000 mamme. Il valore di una vita ricevuta da una mamma è immenso, è una gioia grande e profonda e siamo convinti che sia una gioia da condividere e diffondere fino in Africa, dove far partorire in modo gratuito e sicuro una donna costa solo 40€, contro i 2.000€ che servono nel nostro paese. Anche in questo periodo di difficoltà, sono cifre affrontabili per dare una speranza di vita anche a chi è lontano. Siamo riconoscenti al Burlo perché ha deciso di affiancarci in questo progetto e saremo sempre grati ai neo genitori italiani che vorranno aderire», ha detto don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm.
Il progetto “Una vita per una vita” pone tra i suoi obiettivi anche il coinvolgimento del personale sanitario, in particolare ginecologi e ostetriche, in una formazione specifica e in missioni di conoscenza sul campo. Per saperne di più: http://www.mediciconlafrica.org/blog/unisciti-a-noi/unavitaxunavita/unavitaxunavita/
 
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Medici con l’Africa Cuamm
Nata nel 1950, Medici con l’Africa Cuamm è la prima Ong in campo sanitario riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Realizza progetti a lungo termine in un’ottica di sviluppo, intervenendo con questo approccio, anche in situazioni di emergenza, per garantire servizi di qualità accessibili a tutti. In 65 anni di storia sono state 1.569 le persone inviate, 217 gli ospedali serviti, 41 i paesi d’intervento e 163 i programmi principali realizzati. Oggi Medici con l’Africa Cuamm è impegnato in 7 paesi dell’Africa sub-Sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Uganda) con 180 operatori, 42 progetti di cooperazione principali e un centinaio di micro-realizzazioni di supporto; appoggia 16 ospedali, 34 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all’Aids, tubercolosi e malaria, formazione), 3 scuole infermieri e 1 università.

Data creazione: 
15/04/2016

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