Il termine Artrite Idiopatica Giovanile (AIG) identifica un gruppo di malattie infiammatorie, in cui il sistema immunitario riconosce le articolazioni del nostro corpo come estranee e quindi le attacca montando una reazione infiammatoria anomala contro di esse (esattamente come reagirebbe contro un virus o un batterio). Si definisce idiopatica in quanto  non se ne conoscono definitivamente le cause e giovanile perché esordisce prima dei 16 anni. Non è una malattia rara: 1 bambino su 1000 ne è affetto. Non è una malattia contagiosa.


Quali sono le cause?


Ad oggi le cause specifiche dell’AIG non sono note. I fattori implicati nella genesi della malattia sono multipli e tra questi vi è sicuramente un profilo genetico predisponente, ma non è una malattia ereditaria, poiché non può essere trasmessa direttamente dai genitori ai figli. L’AIG non è causata da vaccini né da particolari regimi alimentari. Potenzialmente chiunque sia predisposto può svilupparla e non esistono sistemi per prevenirla né test specifici per diagnosticarla. La diagnosi è clinica e di esclusione. Gli esami di laboratorio possono essere di supporto, così come le tecniche di diagnostica per immagini.

Quali sono i sintomi?

La manifestazione principale dell’AIG è l’artrite, ovvero l’infiammazione a carico dell’articolazione. Nello specifico la struttura che subisce questo attacco autoimmune è la sinovia, ovvero il sottile rivestimento membranoso dell’articolazione.
 A causa dell’infiammazione la sinovia s’infarcisce di cellule e produce liquido che va a distendere l’articolazione creando il gonfiore e il dolore. Con il tempo la sinovia può ispessirsi andando a costituire il cosiddetto “panno” sinoviale e può rilasciare delle sostanze che determinano una vera e propria erosione dell’osso e della cartilagine limitrofi. L’artrite si manifesta tipicamente con dolore, gonfiore e limitazione dei movimenti. In base alle articolazioni colpite i sintomi potranno variare dalla zoppia (caviglia, ginocchia), alla difficoltà nella scrittura (interfalangee, polsi), al dolore durante la masticazione (articolazione temporo-mandibolare) e così via. Di mattino il dolore è tipicamente più severo e si associa a rigidità articolare, migliorando poi nel corso della giornata e con il movimento. Talvolta il bambino con artrite assume delle posture in semiflessione con lo scopo di ridurre il dolore (postura antalgica). Lo stesso processo autoimmune che si verifica a carico delle articolazioni può interessare anche l’occhio determinando l’uveite, ovvero l’infiammazione della tonaca vascolare dell’occhio (uvea). Qualora l’infiammazione interessi solamente la parte più anteriore dell’uvea si parlerà di iridociclite. Spesso l’uveite è l’aspetto più severo nei bambini con AIG in quanto può determinare delle complicanze gravi e croniche a carico dell’occhio, come l’opacamento del cristallino (cataratta), l’aumento della pressione oculare (glaucoma), la cecità. Frequentemente l’uveite è asintomatica e quindi è imperativo cercarla con controlli oculistici seriati con lampada a fessura in tutti i bambini con AIG. L’andamento dell’uveite è indipendente da quello dell’artrite. I fattori di rischio più importanti per lo sviluppo di uveite sono la positività degli anticorpi anti nucleo (ANA), il sesso femminile e l’esordio in età precoce dell’artrite. La probabilità di sviluppare l’uveite si riduce a distanza dall’esordio dell’artrite.
In base al coinvolgimento articolare, l’AIG si esprime sotto forma di “profili” diversi.

Per approfondire:

Opuscolo Artrite Idiopatica Giovanile

Dott.ssa Serena Pastore
SS Reumatologia e Immunologia clinica

Amministrazione Trasparente