In Italia si stima che ci siano circa 4.5 milioni di Donne Fumatrici, di cui il 40%  non sospende il Fumo in caso di Gravidanza (3 su 4 lo riducono ed 1 su quattro mantiene invariato il numero di sigarette fumate ogni giorno).
Questo fenomeno è molto pericoloso in quanto è noto che il fumo è dannoso per la salute del feto e del neonato.
La Nicotina è in grado di determinare una diminuzione del flusso placentare con un conseguente minore apporto di sostanze nutrizionali al feto, che può quindi incorrere in una restrizione patologica del suo accrescimento e di conseguenza del suo peso alla nascita.
Un ulteriore aspetto negativo, derivante dal fumo, è costituito da uno dei prodotti che derivano dalla combustione del tabacco (e delle cartine che lo avvolgono): Monossido di Carbonio. Questa sostanza infatti si lega alla emoglobina materna e riduce la sua associazione con l’ossigeno, agendo quindi negativamente sulla ossigenazione fetale. Il monossido di carbonio è poi in grado di attraversare la Placenta con altre sostanze cancerogene della combustione e questo se accade nelle prime settimane di gestazione, può interferire in maniera drammatica con il normale sviluppo degli organi fetali, causando in questo modo un aumento dell’incidenza delle malformazioni fetali.
E’ documentato poi che nelle donne fumatrici il tasso di aborti del primo trimestre è più alto rispetto alle donne che non fumano.

L'elenco che segue riporta tutti gli effetti negativi che il fumo può determinare in gravidanza.

  • Aborto spontaneo
  • Distacco di placenta
  • Gravidanza ectopica
  • placenta previa
  • Rottura prematura delle membrane
  • Morte intrauterina
  • Basso peso alla nascita
  • Morte improvvisa
  • Basso peso alla nascita del neonato o Sindrome della morte nella culla
  • Problemi respiratori
  • Rischio di malattia cardiovascolare in età adulta
  • Problemi comportamentali
  • Sviluppo intelettivo danneggiato

            Fonte: Da Benowitz e Dempsey, 2004

Questa evidenza impone un’azione di prevenzione capillare informando le donne in gravidanza dei rischi che esse corrono e, che sono assolutamente prevenibili, sospendendo il fumo, almeno qualche settimana prima del concepimento. E’ bene poi stigmatizzare che una riduzione del numero delle sigarette fumate ogni giorno non riduce proporzionalmente questo rischio e che quindi la massima efficacia della prevenzione è basata sulla sua totale sospensione.
Per questo motivo il Burlo, la LILT, l'ASUITS e la Direzione Centrale Salute FVG promuovono il progetto Maternità Responsabile  che inizia con un programma per la dissuasione dal fumo e che in seguito comprenderà anche altri temi legati al rischio per la gravidanza e per il feto come l'alcool e l'obesità.  Il fumo in gravidanza è quindi la prima di queste iniziative "Maternità Responsabile" che comprende la diffusione dell'informazione e la formazione dei professionisti del settore socio-sanitario. L'obiettivo è quello di creare una rete capillare di operatori per la sensibilizzazione delle donne che fumano in gravidanza e il sostegno per smettere di fumare.
Il progetto si avvale della collaborazione del collegio delle ostetriche, figure fondamentali per il primo contatto e l'aiuto alle donne future mamme. l'IRCCS, LILT e ASUITS saranno a disposizione per i contatti e per il supporto alle donne che desiderano smettere di fumare.
Il progetto è patrocinato da OMCEO TS, Ordine Farmacisti e Federfarma Trieste, Ordine Psicologici FVG e FederSanità ANCI FVG che sosterranno la diffusione dell'informativa.

Un impegno quindi a tutto campo che inizia nella provincia di Trieste che, secondo recenti studi su un campione di circa 8800 donne, ha il triste primato di avere percentuali di tabagismo che superano in modo significativo quelli della media nazionale, compresa quella delle giovani fumatrici, come sottolinea la Prof. Bruna Scaggiante, Presidente LILT TS e Ricercatore Universitario.

Per la diffusione dell'informazione alle future mamme, flyer e locandine con grafica innovativa delicata e sensibile per stimolare le donne a scegliere per la salute propria e del loro bambino.  E' il futuro bambino nella pancia che si rivolge alla mamma chiedendo di pensare alla salute e al loro futuro insieme. L'intento comunicativo è sottolineare e valorizzare l'intimo rapporto tra madre e feto e dare alla futura mamma la possibilità di una scelta consapevole basata sul reciproco amore che li lega. Il flyer riassume al suo interno in modo semplice ed efficace i rischi mettendo in evidenza i contatti telefonici per l'aiuto. Il formato è fruibile per essere conservato nella borsetta o nel portafoglio.

 

Immagine: 

Amministrazione Trasparente