Negli ultimi anni l’ecografia transvaginale ha imposto il suo ruolo nella diagnostica ginecologica attuale, tanto da divenire uno strumento indispensabile nella gestione di numerose condizioni patologiche. Il costo contenuto, la minima invasività e gli avanzamenti tecnologici (ecografia tridimensionale, Power doppler),  hanno permesso a  questa metodica diagnostica di affermarsi in ogni campo della ginecologia, dall’infertilità, alla stadiazione dell'endometriosi, alla definizione delle masse pelviche e all’oncologia, consentendo il raggiungimento di livelli di diagnosi in alcuni casi anche superiori rispetto ad altre note metodiche radiologiche.
Mentre l’ecografia transvaginale si è diffusa al punto da divenire un ausilio complementare alla semplice visita ginecologica, negli anni si sono identificati specialisti particolarmente dedicati allo studio ed all’impiego di questa tecnica, una sorta di secondo livello ecografico, similmente a quanto accade per la diagnostica ostetrica.

La recente acquisizione da parte dell’Istituto di un’apparecchiatura di alto livello per la diagnosi ecografica ginecologica, ha permesso di accomunare l’avanzamento di tipo culturale a quello di tipo tecnologico raggiungendo alti livelli di accuratezza diagnostica in campo oncologico: un adeguato studio ecografico ginecologico fornisce al chirurgo informazioni dettagliate finalizzate a programmare l'iter terapeutico chirurgico più appropriato per la paziente o viceversa un percorso di follow-up atto a ridurre l'overtreatment chirurgico, foriero di possibili complicanze.

Anche nello studio dell’endometriosi vengono eseguite nuove applicazioni ecografiche in tridimensionale o con ausilio di mezzi di contrasto inermi ma utili ad aumentarne l’accuratezza diagnostica per un’adeguata programmazione chirurgica.

Nel campo dell’infertilità si eseguono le valutazioni della morfologia degli organi femminili in tridimensionale per la ricerca e la caratterizzazione di eventuali patologie intrauterine da inviare in isteroscopia, la ricerca di eventuali foci endometriosici che talora necessitano di ulteriori approfondimenti, la valutazione della pervietà tubarica attraverso la sonoisterosalpingografia con ausilio della metodica tridimensionale la cui accuratezza diagnostica ha dimostrato recentemente livelli molto alti rispetto alle metodiche tradizionali (isterosalpingografia) che espongono peraltro la paziente a radiazioni; il tutto in linea con le più recenti indicazioni delle più importanti Società Scientifiche.

foto 1: immagine di pervietà tubarica con sonoisterosalpingografia

Le ricerche in corso nell’Istituto in ambito oncologico per la valutazione dell’ecografia avanzata nella caratterizzazione ecografica dei tumori ovarici e uterini, associata ad un’approfondita valutazione con gli ultrasuoni dell’intera pelvi e dell’addome, hanno permesso di caratterizzare già in fase preoperatoria il sospetto di patologia ginecologica per indirizzare al meglio il percorso terapeutico più appropriato.

foto 2: immagine di cisti ovarica con valutazione ecografica tridimensionale

Infatti, di pari passo agli avanzamenti di tipo clinico in ambito ecografico e quindi ginecologico, vi sono stati contatti di tipo scientifico che hanno permesso la partecipazione attiva dell’Istituto a importanti progetti di ricerca noti a livello internazionale. Lo studio IOTA 5 (International Ovarian Tumor Analysis), conclusosi in parte, ha permesso di focalizzare gli aspetti di trattamento conservativo di alcune lesioni ovariche a fronte di un inevitabile condotta di tipo chirurgico che si adottava fino a pochi anni fa. Si stanno avviando lo studio IOTA 6, che coinvolge solo centri italiani e lo studio IOTA 7, internazionale, volti a valutare l’appropriatezza diagnostica dell’ecografia nella caratterizzazione delle masse ovariche indirizzate in chirurgia, finalizzati all’ottimale programmazione terapeutica per la paziente. Similmente che per l’ovaio si sta concludendo lo studio IETA (International Endometrial Tumor Analysis), volto ad approfondire gli aspetti ecografici nelle diverse patologie endometriali e le cui conclusioni sono in via di sviluppo. Si stanno avviando lo studio IDEA (International Deep Endometriosis Analysis) che approfondirà la valutazione ecografica della pelvi femminile nella patologia endometriosica in correlazione al dato chirurgico e lo studio MUSA (Morphological Uterus Sonographic Assessment) che indagherà la diagnostica ecografica nella  diagnostica differenziale della patologia miometriale.

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