La condivisione di percorsi integrati ospedale-territorio per neonati, bambini e adolescenti ad alta complessità assistenziale: questo l'obiettivo del protocollo operativo firmato oggi dai vertici dell'IRCCS materno-infantile Burlo Garofolo, dell'Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste e degli Ambiti socio-assistenziali dell'UTI giuliana. 
 
L'elaborazione del documento è stata sollecitata da una proposta dell'Assessore Grilli nel dicembre 2016 in sede di coordinamento delle Assemblee dei Sindaci della provincia di Trieste, con l'intento di fornire una precisa cornice operativa all'attività già svolta dai rispettivi servizi; si tratta in sostanza di uno strumento operativo per l'identificazione precoce e la presa in carico integrata da parte degli Enti competenti, già alla nascita o nella prima infanzia, di bambini che presentano problematiche complesse, sanitarie e socio-sanitarie, al fine di garantire la continuità delle cure nelle varie fasi della crescita e di rispondere ai bisogni delle famiglie accompagnandole nei vari percorsi assistenziali, sanitari e sociali. L'obiettivo è di fornire servizi sempre più personalizzati, tarati sulla base dei bisogni speciali differenziati, a prescindere dalle categorie cliniche.
 
Questo protocollo in sostanza unisce ed integra due protocolli precedenti, entrambi risalenti al 2010, l'uno di contenuti prettamente sanitari (fra il Burlo, l'Azienda sanitaria e i Pediatri di Libera scelta), l'altro inerente le procedure comuni per l'attività socio-sanitaria integrata per bambini/e e ragazzi/e (sottoscritto dagli Ambiti socio-sanitari e dai Distretti, con l'adesione del Burlo).
 
Come si evince dal testo del documento, il protocollo si applica a quei minori che nascono o accedono al Burlo (tramite Pronto soccorso, in regime ambulatoriale o di degenza ordinaria, Day Hospital o Day Surgery), ai servizi dell'Asuits o agli ambulatori dei pediatri e dei medici di famiglia, con bisogni sanitari e socio-sanitari tali da richiedere una presa in carico integrata in collaborazione fra l'Ospedale pediatrico, l'Azienda sanitaria, il medico curante e il servizio sociale del Comune di residenza.
 
Come ha spiegato l'Assessore Grilli, che ha convocato la conferenza stampa per presentare con soddisfazione questo risultato congiunto, il protocollo, oltre a fornire una consolidata metodologia operativa integrata, consentirà di acquisire precocemente informazioni importanti sui neonati e i bambini con disabilità: questi dati saranno molto utili agli Enti competenti per elaborare una casistica sulle diverse forme di disabilità e sull'andamento del fenomeno, così da poter meglio modulare i servizi sulle esigenze reali e personalizzate dei piccoli pazienti.
 
“La firma di questo protocollo - ha dichiarato il Direttore Generale dell’IRCCS Burlo Garofolo, Gianluigi Scannapieco - è il frutto di un importante lavoro di squadra che consentirà di intercettare precocemente i bisogni e dare risposte rapide, integrate e appropriate non solo in termini sanitari ma anche e soprattutto di presa in carico dei bambini e delle famiglie, con un importante coinvolgimento dei Pediatri di Libera Scelta e dei Medici di Medicina Generale. Rappresenta un’ulteriore tappa del percorso di apertura al territorio che il Burlo ha intrapreso negli ultimi anni, sempre meno ospedale e sempre più “luogo di competenze”, nella convinzione che solo il lavoro a rete possa dare le risposte adeguate ai bisogni dei bambini, in particolare di quelli più fragili, e delle loro famiglie. Ringrazio l’assessore Grilli per aver fortemente voluto questo progetto, che dalla carta passerà immediatamente sul campo”.

 

Comunicato stampa redatto dall'Ufficio Stampa del Comune di Trieste.

 

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Data creazione: 
08/09/2017

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