Struttura Semplice Dipartimentale

Dirigente Responsabile

Dirigente Medico

Personale amministrativo

Collaboratore professionale di ricerca

Attività

Il Servizio di Epidemiologia e Biostatistica è un servizio che svolge funzioni di:

  • supporto epidemiologico e biostatistico ai ricercatori in tutte le fasi della ricerca (ideazione, scrittura dei protocolli, predisposizione degli strumenti,inclusi quelli per il trasferimento dei dati in supporto informatico, analisi dei dati, predisposizione di report, pubblicazioni);
  • controllo e valutazione delle sperimentazioni cliniche in atto presso l'Istituto;
  • conduzione diretta di progetti di ricerca in ambito clinico/epidemiologico, in particolare di studi trasversali, di coorte e trial controllati randomizzati;
  • supporto metodologico alla formulazione di linee guida e revisioni sistematiche;
  • produzione e diffusione di strumenti di trasferimento delle conoscenze anche ai fini di formazione permanente/sul campo, in particolar modo per quanto riguarda la Evidence Based Medicine, Evidence Based Health Care, e Technology Assessment;
  • elaborazione dei dati di attività clinica dell'Istituto.

Il Servizio svolge la sua funzione in collaborazione con tutti Dipartimenti dell'Istituto, con il Centro Attività Formative, il Comitato Indipendente di Bioetica, il Servizio Sperimentazioni Cliniche e con le Direzioni.

Il Servizio collabora, inoltre, con la Direzione Centrale Salute, Integrazione Sociosanitaria e Politiche Sociali, della Regione Friuli-Venezia Giulia, per l'analisi di dati e la stesura di rapporti in ambito materno infantile.

Il Servizio eccelle nell'ambito della ricerca clinica, della ricerca epidemiologica e delle revisioni sistematiche della letteratura, come attestato da numerose pubblicazioni di alto profilo e partecipazione a network nazionali e internazionali di ricerca.

Dal 2008, il Servizio ha raddoppiato il numero di articoli pubblicati indicizzati su PubMed e l'Impact Factor aggiustato secondo i parametri del Ministero della Salute. Nel 2012 sono stati superati i 100 punti di IF aggiustato.

Si descrivono di seguito i progetti di ricerca in corso sotto la diretta responsabilità del Servizio:

  • Studio "Piccolipiù. Arruolamento e sorveglianza epidemiologica di una coorte nazionale di nati": studio multicentrico che ha l'obiettivo  di indagare le cause e di monitorare nel tempo l’andamento di numerose condizioni di salute e malattie del bambino tra cui i disturbi respiratori, l’asma e le allergie, l’obesità, i disturbi del sonno, dello sviluppo cognitivo e del comportamento, gli incidenti e i traumi, le patologie infettive e cronico-degenerative. Lo studio è finanziato dal Ministero della Salute (Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie), e coordinato a livello nazionale dall'Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio e prevede l’arruolamento, la raccolta di materiale biologico e il follow-up di una coorte di nati in quattro città italiane (500 a Trieste e 2000 a livello nazionale). Allo studio collaborano Istituto Superiore di Sanità, Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer di Firenze, Università degli Studi di Torino. L'arruolamento della coorte è iniziato nel novembre 2011. piccolipiu@burlo.trieste.it
  • Studio SONDO "Trial controllato randomizzato multicentrico di valutazione comparativa dell’ondansetron verso domperidone per il trattamento sintomatico del vomito acuto da gastroenterite nel bambino": questo studio multicentrico ha l'obiettivo di valutare quale sia il trattamento sintomatico più efficace in età pediatrica nel vomito acuto da gastroenterite grazie al reclutamento di 540 bambini da parte di 15 Unità arruolanti a livello nazionale. Si tratta di uno studio NO PROFIT finanziato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nell'ambito dei bandi per la ricerca indipendente sui farmaci 2008 ed è coordinato dall'Istituto. sondo@burlo.trieste.it
  • Studio Phime "Pubblic health impact of long-term, low-level mixed exposure in susceptible population strata”: lo studio prevede il reclutamento di una coorte di nati con l'obiettivo di verificare la relazione tra esposizione a mercurio già in epoca fetale e esiti neuropsicologici nel bambino a 18 mesi di vita e nelle età successive; si tratta di un progetto finanziato dalla comunità europea e realizzato in collaborazione con l'Istituto di Igiene ed Epidemiologia dell’Università di Udine. phime@burlo.trieste.it
  • Studio "Epidemiologia della dislessia in Italia: screening nazionale in una popolazione scolastica non selezionata": questo studio trasversale è l'estensione a livello nazionale di un precedente progetto di ricerca realizzato in Friuli Venezia Giulia. L'obiettivo è quello di stimare la reale prevalenza di dislessia in Italia. Lo studio, in corso in diverse regioni italiane (Veneto, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Sardegna, Marche, Umbria), è coordinato dal Servizio e condotto in collaborazione con le principali associazioni che si occupano di dislessia a livello nazionale. luca.ronfani@burlo.trieste.it ; chiara.barbiero@burlo.trieste.it
  • Collaborazione con l'Università di Verona per lo studio di modelli diagnostici non invasivi per le MICI (Morbo di Crohn e Rettocolite Ulcerosa), e le neoplasie pancreatiche e polmonari attraverso l'analisi dei composti organici volatili (VOCs) presenti nell'aria espirata. luca.ronfani@burlo.trieste.it, lorenzo.monasta@burlo.trieste.it
  • Progetto CCM Dal 2006 l’Unità per la Ricerca sui Servizi Sanitari e la Salute Internazionale dell’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste ha coordinato, in collaborazione con le regioni Toscana (Agenzia Regionale di Sanità e Centro Ricerche Educazione e Promozione della Salute, CREPS, dell’Università di Siena) e Puglia (Assessorato alla Salute e Unità Operativa di Igiene e Nutrizione dell’Azienda Sanitaria Locale di Brindisi) il progetto “Buone pratiche per l’alimentazione e l’attività fisica in età prescolare: promozione e sorveglianza”, promosso da un accordo tra CCM e la Direzione Centrale Salute, Integrazione Socio-Sanitaria e Politiche Sociali della Regione Friuli Venezia Giulia. Il progetto, conclusosi nel 2010, si proponeva di fornire strumenti operativi alle regioni per attuare i piani di prevenzione del sovrappeso e dell’obesità, promuovendo un’alimentazione ed un’attività fisica atte a mantenere il peso e l’altezza dei bambini in età prescolare (0-5 anni) entro limiti ottimali. con adeguate misure di sorveglianza ed un’opportuna collaborazione con i pediatri di famiglia e con altri settori (scuola, informazione, trasporti, amministrazioni locali). Il progetto si proponeva anche di sperimentare la fattibilità di un sistema di sorveglianza di alcuni indicatori essenziali riguardanti la crescita, l'alimentazione, l'attività fisica ed il contesto familiare e sociale del bambino.
    A conclusione del progetto sono stati prodotti:
    a) un documento inteso a fornire al pediatra e ad altri operatori uno strumento pratico che li metta in grado di trasformare le indicazioni di sanità pubblica in raccomandazioni pratiche per le famiglie (Buone Pratiche.pdf);
    b) un poster/depliant con illustrazioni ed un semplice testo che riassumono i 10 messaggi principali del documento di cui sopra, per facilitare la comunicazione con le famiglie (depliant alimentazione.pdf e depliant alimentazione interno.pdf).
  • Progetto OKkio alla SALUTE
    L’indagine OKkio alla SALUTE ha lo scopo di descrivere la variabilità geografica e l’evoluzione nel tempo dello stato ponderale, degli stili alimentari, dell’abitudine all’esercizio fisico dei bambini della terza classe primaria. Vengono inoltre indagate da OKkio le attività scolastiche favorenti la sana nutrizione e l’attività fisica. Si tratta di un progetto nazionale iniziato nel 2008 che viene  coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità e che raccoglie le suddette informazioni a livello regionale ogni 2 anni. L'IRCCS Burlo Garofolo funge da referente regionale presso l'ISS. Nella terza raccolta dati, relativa all'anno 2012, sono stati coinvolti nella Regione Friuli Venezia Giulia circa 1400 bambini tra gli 8 e i 9 anni. I risultati ottenuti mostrano nella nostra regione un livello di sovrappeso/obesità al di sotto della media nazionale ma con un lieve trend di incremento per quanto riguarda il tasso di obesità. Il 27% dei bambini della Regione risulta sovrappeso o obeso. I dati confermano la persistenza di stili di vita che non favoriscono la corretta alimentazione e l’attività fisica: una buona percentuale di bambini (39%) consuma bevande zuccherate e/o gassate una o più volte al giorno e fa una merenda inadeguata a metà mattina (45%), mentre solo l'11% degli intervistati consuma le 5 porzioni giornaliere raccomandate di frutta e verdura; ancora, solo 1 bambino su 5 svolge il livello di attività fisica raccomandato per la sua età, anche per ragioni legate al recarsi a scuola con mezzi motorizzati, giocare poco all’aperto e non fare sufficienti attività sportive strutturate. OKkio alla SALUTE ha permesso di raccogliere informazioni rappresentative in tempi brevi e a costi limitati. Ha creato inoltre, negli anni, un’efficiente rete di collaborazione fra gli operatori del mondo della scuola e della salute. È importante che la cooperazione avviata tra salute e scuola perduri nel tempo così da assicurare la continuazione negli anni del sistema di sorveglianza e il monitoraggio del fenomeno in studio. OKkio alla SALUTE per la SCUOLA: risultati dell’indagine 2012 Regione Friuli Venezia Giulia; OKkio alla SALUTE Risultati dell’indagine 2012 Regione Friuli Venezia Giulia; OKkio alla SALUTE Risultati dell’indagine 2016 REGIONE Friuli Venezia Giulia; claudiaveronica.carletti@burlo.trieste.it;
  • Progetto HBSC - Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare
    L’indagine HBSC in Friuli Venezia Giulia ha interessato oltre 3.000 ragazzi di 11, 13 e 15 anni facendo emergere alcuni aspetti relativi allo stato di salute e al benessere fisico, psichico e sociale degli adolescenti e preadolescenti nella regione. Lo studio dimostra che molti comportamenti sono in linea con gli altri studi di sorveglianza condotti in età infantile (OKkio 2008 e 2010) e che alcuni fattori di rischio non sono percepiti come tali dagli adolescenti. Il 15% dei giovani friulani è in sovrappeso o obeso e l’analisi delle abitudini alimentari sottolinea che 1 ragazzo su 6 non fa mai la colazione e solo il 16% mangia frutta e verdura più volte al giorno. Inoltre, nonostante la maggioranza dei ragazzi svolga un’attività fisica 2-3 volte a settimana solo 1 su 10 raggiunge il valore raccomandato di sette giorni alla settimana mentre il 36% risulta sedentario per più di 2 ore al giorno, passate davanti a uno schermo (TV e PC). La maggior parte dei ragazzi non è coinvolto in episodi di bullismo o legati a violenza; mentre i comportamenti a rischio sono abbastanza diffusi nella nostra regione: la percentuale di fumatori sale con l’aumentare dell’età e raggiunge il 17% nei 15enni ed il 14% ha fatto uso, almeno una volta, di cannabis. Nei confronti dell’alcol c’è un atteggiamento di maggior apertura, infatti 1 ragazzo su 3 , a 15 anni beve, anche se raramente. Questi dati, insieme a quelli delle altre sorveglianze intraprese in regione, devono essere da stimolo per intraprendere azioni, in linea con le direttive OMS; rivolte a uno sviluppo del potenziale di salute e di benessere di tutta la comunità locale. Sono auspicabili azioni intersettoriali per formare il personale della scuola, coinvolgere gli alunni frequentanti e incontrare le famiglie del territorio, favorendo il coinvolgimento attivo di tutti gli attori. 1. Rapporto sui dati regionali HBSC 2009 - 2010; 2. Rapporto sui dati regionali per la SCUOLA HBSC 2009 - 2010claudiaveronica.carletti@burlo.trieste.it;

  • Progetto sorveglianza del sovrappeso e dell’obesità in gravidanza
    Nell’ambito dei programmi regionali per il controllo dell’obesità è stato attivato un programma di lavoro per mettere in atto un sistema di monitoraggio del sovrappeso e dell’obesità nelle donne in gravidanza. Un eccesso di peso nella donna durante la gravidanza può determinare infatti importanti conseguenze, cliniche e non solo, sul decorso della gestazione, sugli esiti del  parto, sulla salute della madre e del bambino, sia nel breve che nel lungo termine. Attualmente in Italia non esistono dati descrittivi dell’obesità materna. Le statistiche nazionali indicano un costante aumento della prevalenza di sovrappeso e obesità nella popolazione adulta femminile senza evidenziare l’impatto sulla gravidanza di questo trend, ne tanto meno descrivono un modello di riferimento per individuare sottogruppi di popolazione (più) a rischio.
    L’obiettivo del sistema di monitoraggio è quello di fornire delle stime possibilmente annuali di prevalenza del sovrappeso e dell’obesità in donne in gravidanza, in relazione a fattori potenzialmente associati quali area geografica di residenza, età, parità, classe sociale e livello di istruzione. Il programma deve essere sostenibile nel tempo ed efficace nel guidare gli interventi di sanità pubblica. Dopo una prima sperimentazione pilota condotta presso l’IRCCS Burlo Garofolo, è attualmente in corso l’estensione del sistema di sorveglianza a livello regionale.
    claudiaveronica.carletti@burlo.trieste.it;

Il Servizio ha sviluppato competenze formative nell'ambito della medicina basata sulle prove di efficacia, della scrittura e dell'adattamento di linee guida, della ricerca clinica, attestate dalla progettazione e conduzione diretta presso l'Istituto di numerosi progetti di formazione:

  • “Sperimentare la pratica dell’EBM/EBN nell’area della gravidanza e del parto”;
  • "Assistenza al parto in acqua ed evidenza scientifica: elaborazione del protocollo";
  • "Linee Guida, Protocolli e Procedure: strumenti di integrazione e coordinamento a sostegno delle attività cliniche ed assistenziali";
  • "La medicina delle prove di efficacia. Percorso metodologico orientato ad affrontare un quesito clinico (la gestione del dolore in ospedale)";
  • Progetti "BURLO 1 e BURLO 2 "Dai problemi dei pazienti alle possibili risposte clinico-assistenziali e organizzative. Percorso formativo sulla metodologia clinica";
  • "Elaborazione, adozione, adattamento e implementazione di linee guida per la pratica clinica".

Il Servizio offre formazione attiva (tutoraggio e sostegno) a specializzandi, dottorandi e laureandi dell'Università degli Studi di Trieste, nel caso in cui i progetti di ricerca da essi sviluppati vedano la partecipazione e il coinvolgimento dell'Istituto e siano di qualità potenzialmente pubblicabile su riviste internazionali. Svolge inoltre attività didattica nell'ambito della Scuola di Specialità in Pediatria.

Sede 
via dell'Istria, 118
Recapiti 
040.3785.401
040.3785.236
Referente pagina web: 
Dott. Luca Ronfani

Strutture e servizi

Responsabile : Dott.ssa Marzia Lazzerini

La struttura semplice Centro Collaboratore dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità (CC OMS) per la Salute Materno Infantile (WHO Collaboration Center) opera dal 1992 presso l’IRCCS Burlo Garofolo; in tutti questi anni ha lavorato in supporto all’OMS e ad altre agenzie delle Nazioni Unite, come

Amministrazione Trasparente