Il Convegno "Maxiemergenze e Pediatria" tenutosi presso l'IRCCS Burlo Garofolo il 20 ottobre ha attirato un notevole interesse, coinvolgendo oltre 100 partecipanti non solo dalla regione Friuli-Venezia Giulia, ma anche da altre regioni italiane.

L’evento è stato inaugurato alla presenza dell’Assessore regionale alla salute, politiche sociali e disabilità Riccardo Riccardi e del Direttore Sanitario del Burlo dottoressa Paola Toscani. Responsabile scientifico del Convegno - ricco di approfondimenti da parte di pediatri, chirurghi e anestesisti che operano sia in Italia sia a livello internazionale - è stata la dottoressa Stefania Norbedo, SC Pediatria d’urgenza e Pronto soccorso pediatrico. Presenti tra i relatori medici attivi negli ospedali da campo degli Alpini e della regione Piemonte e il responsabile della Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario, strutture in diretto contatto con il Dipartimento della Protezione Civile e degli Interni.
L’obiettivo della giornata è stato informare e formare le persone che potrebbero essere attivamente coinvolte nella gestione di una Maxiemergenza in sede intra ed extra ospedaliera al fine di aumentare la cultura su questo tema e suggerire dei modelli organizzativi in grado di impattare direttamente nella vita quotidiana. In particolare, ci si è soffermati su alcune patologie pediatriche tipiche delle Maxiemergenze e più rare in tempo di pace, come ad esempio: trauma cranico maggiore e trauma spinale, ustioni nei bambini in Maxiemergenza, Blast e crush syndrome, priorità infettivologiche in contesti di maxiemergenza.

Le Maxiemergenze sono eventi inaspettati che comportano un elevato numero di vittime ed una sproporzione tra risorse e pazienti. I team dell’emergenza-urgenza devono essere preparati a fronteggiare un evento catastrofico conoscendo i piani di Maxiemergenza del sistema sanitario a cui appartengono ed essere pronti a trattare anche pazienti pediatrici.

In tal senso si deve sottolineare come la maggior parte del personale non sia abituato a gestire il bambino sia per quel che riguarda le terapie sia i differenti antidoti molto spesso peraltro non consentiti in età pediatrica sia per quel che concerne le differenze anatomo-fisiologiche. Oltre a ciò solitamente non vi è una formazione ad hoc per quel che concerne l’utilizzo del triage pediatrico che ben si differenzia da quello dell’adulto e questo può causare una sotto o sovrastima del problema.

Al fine di poter fronteggiare nella maniera più efficace queste situazioni inaspettate e peculiari è necessaria un'organizzazione e una preparazione all’assistenza sanitaria in circostanze rare che di fatto sono molto differenti dalla normale routine.

Locandina Convegno Maxiemergenze e Pediatria

 

 

 

 

 

 

Referente pagina web: 
Data di pubblicazione: 
Martedì, 24 Ottobre, 2023

Amministrazione Trasparente