Che cos'è

Spesso i bambini lamentano mal d pancia ma non tutti i mal di pancia richiedono un controllo medico immediato. Se per esempio il bambino dice di avere mal di pancia ma continua a fare tutte le sue attività (gioca,cammina, salta) e non piange, si può attendere di vedere quale sia l’evoluzione del sintomo nelle ore successive.

Può essere associato a diarrea e/o vomito in un quadro di gastroenterite (la cosiddetta influenza intestinale) e di solito il dolore ha un andamento crampiforme (in certi momenti è molto forte, poi diminuisce fino a scomparire per poi ripresentarsi di nuovo).

Cosa fare

Può essere utile dare come antidolorifico:

PARACETAMOLO * alla dose di 4 gocce per ogni Kg di peso corporeo, oppure sciroppo alla dose di 1 millilitro ogni 2Kg di peso (il numero di millilitri è pari alla metà del peso in Kg), oppure supposte da 125 – 150 mg (sino ai 10Kg) 250 – 300 mg (sino ai 20Kg) 500mg (sopra i 30Kg) da non ripetere prima delle 6 ore.

Consultare con urgenza il pediatra o il Pronto Soccorso

  1. Se dolore è fisso, con bambino sofferente, che piange, che vuole stare fermo.
  2. Se presente febbricola o febbre, qualche vomito, qualche piccola scarica di diarrea o dolore riferito all’inguine con bambino sofferente.
  3. Se bambino sofferente dopo trauma addominale.

Ci sono due condizioni che meritano una visita immediata:

  • INVAGINAZIONE INTESTINALE: più frequente tra i 6 mesi e 2-3 anni di età, caratterizzata da crisi di dolore con pianto inconsolabile alternati a periodi di benessere, o, a volte, alternati a periodi in cui il bambino appare intontito o sonnolento. Può comparire vomito e se l’invaginazione dura a lungo, nelle feci possiamo trovare sangue con aspetto “a gelatina di ribes”.
  • ERNIA INGUINALE STROZZATA (vedi foto): si presenta come un gonfiore localizzato sopra il monte di Venere (sopra i testicoli nel maschio e sopra le grandi labbra nella femmina) associata ad aspetto sofferente, pianto, pallore e spesso vomito con rifiuto del cibo. È una complicanza dell’ernia inguinale “semplice”, la quale non rappresenta un’urgenza se, quando si schiaccia, tende a diminuire e scompare.

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