Gli epidemiologi del Burlo collaborano allo studio "Global Burden of Diseases 2016", pubblicato su Lancet
 

Il Global Burden of Disease, Injuries and Risk Factors study (GBD) (http://www.healthdata.org/gbd) rappresenta ad oggi lo sforzo più grande mai realizzato per stimare livelli e trend epidemiologici a livello mondiali, con un network di più di 2500 collaboratori di 130 diversi Paesi.

Lo studio è coordinato dall’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’Università di Washington (Seattle, USA) (http://www.healthdata.org), ed è finanziato dalla Bill & Melinda Gates Fundation (https://www.gatesfoundation.org ).

Le stime mondiali relative all'impatto delle malattie, degli incidenti e dei fattori di rischio sullo stato di salute della popolazione in termini di mortalità e di disabilità vengono prodotte anche grazie all'impegno di ricercatori della struttura di Epidemiologia clinica e ricerca sui servizi sanitari dell'IRCCS Burlo Garofolo di Trieste. Un lavoro iniziato nell’estate del 2007 con il coinvolgimento del nostro gruppo nel nucleo di esperti su polmonite, meningite, sepsi, otite media, pertosse e influenza, come responsabili dello studio dell’impatto globale dell’otite media e delle sue complicanze.

L’idea che ha portato alla nascita del GBD risale all’ormai lontano 1992: descrivere la salute della popolazione mondiale grazie a un indicatore sintetico che prenda in considerazione sia gli anni di vita persi per mortalità prematura, sia gli anni di vita vissuti in condizioni di salute non ottimale o di disabilità. Negli ultimi 20 anni sono state pubblicate periodiche stime di questo indicatore, definito DALYs (Disability-Adjusted Life Years, ovvero anni di vita aggiustati per la disabilità).

Dal 2007 i ricercatori del Burlo hanno partecipato alla produzione di stime su incidenza, prevalenza, anni vissuti con disabilità (Years Lived with Disabilities: YLDs) e  DALYs per oltre 300 patologie e lesioni da incidenti, sulla mortalità neonatale, infantile e Under-5, sulla mortalità materna, sull’incidenza e la mortalità da HIV, tubercolosi e malaria, sulle oltre 240 cause di morte per sesso ed età, e nello specifico sul peso dei tumori.

I ricercatori del Burlo Garofolo hanno finora contribuito così alla stesura di 29 pubblicazioni. Si tratta di un risultato straordinario, che riflette l'elevata qualità del lavoro svolto in collaborazione tra ricercatori di tutto il mondo, e di un traguardo prestigioso per il nostro istituto.

Leggi l'articolo su Lancet 16 settembre 2017

 

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