La donazione dell’importante apparecchiatura è il risultato del 5x1000 raccolto fra quanti si sono rivolti al Caf dell’associazione per la compilazione della dichiarazione dei redditi
Grazie alla sensibilità e all’impegno degli artigiani triestini, la Clinica Pediatrica dell’Irccs materno-infantile “Burlo Garofolo” da qualche mese può contare su un nuovo ecografo di ultima generazione con il quale è possibile realizzare “l’ecografia al letto del paziente”. L’importante apparecchiatura del valore di oltre 24mila euro è stata presentata oggi durante una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il Direttore Generale dell’Irccs, Stefano Dorbolò, il Direttore e Segretario generale di Confartigianato Trieste, Enrico Eva e il Direttore della Clinica Pediatrica del Burlo, Egidio Barbi.
Aprendo l’incontro, nel ringraziare Confartigianato Trieste e il Segretario Generale Enrico Eva, il Direttore Generale dell’Istituto ha detto: «Grande solidarietà e sostegno a tutti voi che rappresentate il mondo della piccola e media imprese che ha dovuto fare i conti con la crisi socioeconomica derivante dalla pandemia e con le profonde e drammatiche ricadute sul piano produttivo e occupazionale ricercando man mano che passavano i mesi il complicatissimo punto di equilibrio tra tutela della salute e diritto al lavoro. La pandemia – ha aggiunto Dorbolò - ha rappresentato purtroppo una lente di ingrandimento su una serie di problemi dovuti a scelte o non scelte fatte negli anni passati. Si pensi, ad esempio, nel nostro settore alla mancanza del personale sanitario e a tutte le difficoltà che ci sono oggi nel reclutamento. La diffusione del virus, infatti, ha colto alla sprovvista il Paese che ha dovuto ripensare a riorganizzare il mondo produttivo e la tutela dei lavoratori». Il Direttore Generale dell’Irccs ha, però, sottolineato come si comincino a vedere significativi segnali di ripresa e come ciò faccia ben sperare dal punto di vista economico e occupazionale. «Proprio tenendo conto di questa crisi che ha attraversato il mondo produttivo – ha proseguito Dorbolò - questa donazione ha un valore doppio, perché dare nel momento in cui si ha tanto è facile, molto meno scontato è dare in una situazione di difficoltà. Il vostro, dunque, è un gesto di grande valore etico, prima ancora che economicamente rilevante. Fa sempre enorme piacere essere supportati da persone che si attivano liberamente e incondizionatamente per dare un segnale concreto di vicinanza. La vostra donazione rappresenta il segnale di affetto che la cittadinanza ha per il Burlo e per tutti i professionisti dell’Istituto è uno sprone e un incoraggiamento al miglioramento continuo dell’appropriatezza delle cure e della qualificazione dell’assistenza specialistica. Vogliamo, pertanto – ha concluso il direttore Generale dell’ospedale – ringraziare Confartigianato per averci scelto e ci impegniamo a realizzare quello che la donazione rappresenta: un atto di reciprocità. Credo che la migliore gratitudine sarà il silente e quotidiano “grazie!” di tutti i bambini che potranno beneficiare giorno per giorno delle cure che potremo erogare per mezzo di questo vostro prezioso dono».
Il Direttore e Segretario Generale di Confartigianato Trieste, Enrico Eva ha spiegato che: «La nostra associazione a Trieste raccoglie 2mila imprese con una media di 2,5 dipendenti per azienda, con il patronato di Confartigianato a Trieste gestiamo circa 1800 dichiarazioni dei redditi e chiediamo a chi usufruisce del servizio di lasciare al nostro sistema il famoso “5x1000”, ricevendo molte risposte positive. Con la cifra raccolta a livello nazionale, l’associazione centrale ogni anno acquista strumenti che vengono, poi, donati a enti e ospedali della Penisola. Quest’anno Confartigianato ha acquistato una trentina di ecografi uno dei quali è quello che abbiamo donato alla Clinica Pediatrica del Burlo. Gli artigiani triestini sono, infatti, sempre fra i più generosi e ci sembra giusto mostrare loro che quanto raccogliamo con il “5X1000” ha una ricaduta diretta nella nostra città. Lo scorso anno abbiamo donato un broncoscopio a Cattinara, quest’anno la scelta è caduta sul Burlo che è un’istituzione a cui tutti noi triestini siamo molto legati per quello che quotidianamente fa a favore della salute delle mamme e dei bambini non solo di Trieste, ma di tutta la regione».
Concludendo l’incontro, il Direttore della Clinica Pediatrica dell’Irccs, Egidio Barbi, il cui reparto utilizzerà l’ecografo, ha affermato che: «La donazione che riceviamo oggi da Confartigianato è un ottimo esempio di come un sistema pubblico che garantisce salute a tutti i suoi cittadini in maniera universalistica possa essere significativamente supportato da associazioni, istituzioni e privati. Nella nostra realtà le risorse di cui disponiamo – ha proseguito - ci permettono di erogare i migliori sistemi di cura al mondo, ma di fatto, sono comunque risorse non infinite, che richiedono anche tempi di reperimento che talora contrastano con la vorticosa velocità di possibilità di miglioramento e innovazione farmacologica e strumentale di cui necessitiamo, e che si rende via via disponibile. L'ecografia "al letto del paziente"- ha, poi, chiarito il professor Barbi - fatta da vari specialisti, è uno di questi esempi concreti. Sempre più l'ecografo, infatti, viene usato al di fuori della radiologia convenzionale con benefici consistenti, documentati in letteratura. Si tratta, però, di apparecchiature costose, la cui acquisizione non è immediata né scontata. In questo senso l'ecografo donato da Confartigianato è un valore aggiunto immediato e concreto, che impatterà da subito sulla qualità delle cure e sul benessere dei nostri piccoli pazienti. Come medici dell'Istituto – ha concluso il direttore della Clinica Pediatrica - percepiamo la possibilità di fruire di donazioni e facilitazioni professionali di questo tipo come un autentico privilegio, che ci permette di fare al meglio il nostro lavoro, consapevoli che la qualità delle risorse di cui possiamo disporre per i nostri pazienti è supportata da istituzioni e persone che riconoscono l'importanza della cura dei bambini».
Foto Donazione ecografo da parte di Confartigianato Trieste