I tre pulsiossimetri, strumenti fondamentali per l’approccio al paziente, sono stati presentati in un incontro fra la dirigenza dell’Irccs e il segretario territoriale di Fna, Marco Prelz e saranno utilizzati dal Nido e dalla neonatologia dell’Irccs
Tre saturimetri professionali, del costo complessivo di oltre 1500 euro, sono stati donati all’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” dalla delegazione triestina della Federazione Nazionale Assicuratori (Fna). La donazione è frutto della scelta di rinunciare ai tradizionali omaggi natalizi a favore degli iscritti per compiere un atto benefico a favore dei bambini e delle mamme della città e della regione che hanno nel Burlo un punto di riferimento.
I tre importanti strumenti oggetto della donazione sono stati presentati oggi in un incontro fra il direttore generale dell’Irccs, Stefano Dorbolò, la dottoressa Laura Travan, responsabile del Nido e dirigente medico della Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, la dott.ssa Sabrina Scolz coordinatrice infermieristica, l’ingegner Francesco Barbagli, dirigente dell’Ingegneria Clinica, Informatica e Approvvigionamenti e il segretario territoriale di Fna, Marco Prelz.
«Ringraziamo la Fna per questa donazione – ha dichiarato Dorbolò -. Fa sempre enorme piacere essere supportati da persone che si attivano liberamente e incondizionatamente per dare un segnale concreto di vicinanza. Tutto ciò rappresenta il segnale dell’affetto che circonda il Burlo e per i professionisti dell’Istituto è uno sprone e un incoraggiamento al miglioramento continuo dell’appropriatezza delle cure e della qualificazione dell’assistenza specialistica».
Da parte sua, Prelz ha raccontato l’origine della donazione: «Il nostro – ha detto - è un sindacato del solo settore assicurativo ed è il secondo per numero di iscritti a livello nazionale. Abbiamo, quindi, un importante numero di iscritti anche a livello territoriale e, quest’anno, con il direttivo territoriale abbiamo deciso all’unanimità di devolvere la cifra che ogni anno stanziavamo per un regalo natalizio a ciascun iscritto per una donazione al Burlo. All’inizio – ha proseguito Prelz – non sapevamo come fare, ma, poi, l’ingegner Barbagli ci ha spiegato che potevamo comprare alcuni strumenti necessari all’attività dell’ospedale e così abbiamo scelto di comprare questi tre saturimetri. Siamo molto felici del risultato e pensiamo che anche nei prossimi anni cercheremo di dare il nostro contributo al Burlo che è sicuramente un buon modo di celebrare le festività natalizie e di fare qualcosa di utile per la comunità»
«Il saturimetro è in Neonatologia, ma in tutta la medicina d’urgenza – ha spiegato la dottoressa Laura Travan-, è il primo strumento usato nell’approccio al paziente: è come la pentola per il cuoco o il pallone per il giocatore di calcio.
Dal monitoraggio del neonato da rianimare in sala parto al bambino che ha problemi respiratori in terapia intensiva neonatale, questo è il primo dispositivo che gli operatori utilizzano per il monitoraggio dei parametri vitali e che determina le azioni dell’equipe medico-infermieristica. La pulsossimetria peraltro – ha continuato -, serve anche per chi non è un “paziente critico”: è stata raccomandato dalla American Academy of Pediatrics dal 2011 per tutti i neonati che stanno nel Nido-Rooming in “apparentemente sani” come screening per identificare le cardiopatie congenite critiche, definite come quelle che richiedono un intervento medico invasivo (cateterismo cardiaco o intervento chirurgico) nei primi mesi di vita. Tali cardiopatie hanno una incidenza di 2-3/1000 nati vivi, pari a circa un quarto di quella delle cardiopatie congenite nel loro complesso e sono condizioni cliniche ad “alto impatto”, clinico, psicologico e gestionale per le famiglie. L’individuazione precoce diviene, quindi, fondamentale nella precocità dell’intervento e nel miglioramento dei risultati a distanza. La donazione di questi pulsiossimetri – ha concluso la dirigente della Neonatologia - rappresenta la possibilità di eseguire questo screening con una strumentazione dedicata esclusivamente al Reparto del Nido, con un notevole guadagno nella qualità delle cure offerte alle famiglie dei nostri piccoli ospiti».
Il responsabile degli approvvigionamenti, ingegner Francesco Barbagli che ha curato l’acquisto dei saturimetri - richiesti in particolare dal Coordinatore infermieristico della Neonatologia e Tin, Sabrina Scolz -, ha chiarito che: «Si tratta di saturimetri decisamente più prestazionali e professionali di quelli che ciascuno di noi si è abituato ad avere in casa a seguito della pandemia, acquistandoli per poche decine di euro su internet. Gli strumenti donati da Fna, infatti, hanno una capacità di dettaglio delle misurazioni decisamente superiore a quelli che usiamo a casa e, inoltre, sono pensati per resistere a lungo a un uso continuativo (h/24) qual è quello che quotidianamente si fa in un ospedale. Si tratta, quindi, di strumenti decisamente precisi, avanzati e durevoli che, pertanto, hanno comprensibilmente un costo ben diverso dai quelli per uso non professionale».