Il 14 novembre, anche quest’anno, si celebra la Giornata Mondiale del Diabete (World Diabetes Day). Questa data celebra la nascita del fisiologo canadese Frederick Grant Banting che insieme a Charles Herbet Best nel 1921 scoprì l’insulina che consentì di trattare il diabete rendendolo una malattia controllabile.
Nei bambini e nei ragazzi la forma di diabete più frequente è per la stragrande maggioranza dei casi un diabete autoimmune, il diabete di tipo I, che si caratterizza per la presenza di autoanticorpi che vanno a colpire le beta cellule del pancreas che non sono più in grado di fornire l’insulina. Questo ormone è essenziale per far entrare lo zucchero nelle cellule del muscolo dove viene trasformato in energia, e nelle cellule del fegato dove viene immagazzinato sotto forma di glicogeno.
Il diabete di tipo I è la principale endocrinopatia dell’infanzia e la maggior causa di cronicità, spesso in comorbilità con altre condizioni autoimmuni, come celiachia e tiroidite.
La prevalenza e l’incidenza del diabete di tipo I sono diverse nelle varie aree del mondo: la nostra regione ha prevalenza di 15,1 su 10000 abitanti e un’incidenza di 15,8 su 100000 persone l’anno. Si stima che siano circa 300 i bambini con diabete in Friuli Venezia Giulia. Incidenza e prevalenza del diabete tipo I purtroppo sono in aumento soprattutto nei primi anni di vita; si registra un aumento dei casi nei bimbi più piccoli, spesso infatti sono colpiti i bambini con meno di sei anni.
Grazie al diffondersi delle informazioni sul riconoscimento precoce dei sintomi che caratterizzano l’esordio del diabete nei bambini e nei ragazzi (tanta sete, tanta pipì, dimagrimento) fortunatamente il diabete viene riconosciuto tempestivamente prima che si instauri una presentazione con chetoacidosi che rappresenta in Italia la modalità con cui esordiscono il 30 % dei casi purtroppo gravati da più gravi complicanze in acuto.
Negli ultimi 30 anni la tecnologia ha fatto salti da gigante nel campo della diabetologia, consentendo di monitorare le glicemie in maniera continua nel corso delle 24 ore grazie a dei sensori glicemici, sempre più accurati e meno invasivi permettendo di risparmiare punture da dito per la rilevazione dei valori glicemici. Al momento attuale esiste anche la possibilità di gestire il diabete con dei microinfusori, dispositivi che vengono caricati con insulina e la rilasciano ogni tre minuti consentendo di personalizzare la terapia permettendo uno stile di vita sempre più flessibile e risparmiando iniezioni sottocutanee. Si tratta di strumenti sempre più innovativi, alcuni integrati ai sensori glicemici che li rendono dei pancreas artificiali in grado di fornire l’insulina basale in maniera autonoma, con la sola necessità di programmare i boli in base ai carboidrati che si mangiano, utilizzando i calcolatori di bolo di cui dispongono molti di questi strumenti. Ormai oltre l’80% dei pazienti con diabete di tipo I seguiti al Burlo ha un sensore glicemico con cui monitorare le glicemie nelle 24 ore. Nei primi anni di vita il gold standard è ormai la terapia con microinfusore integrato in centri dove ci sia esperienza su questa modalità di trattamento. Quest’anno si sono registrati al Burlo 10 nuovi esordi di diabete di cui uno sotto i due anni trattato subito con terapia microinfusiva integrata con sensore glicemico di modo da poter controllare meglio eventuali ipoglicemie grazie allo stop di infusione insulinica sotto certi valori glicemici.
Durante l’emergenza covid, la telemedicina ha consentito ai dietologi dell’IRCCS Burlo Garofolo di   completare dei training per l’uso di alcuni microinfusori integrati in modalità automatica.
L’ingresso principale del Burlo, grazie ad Insù (Associazione Giovani Diabetici di Trieste), sarà illuminato di blu dall’11 al 15 novembre, per ricordare la giornata dedicata al diabete, il cui simbolo è proprio un cerchio blu. Illuminando di blu si vuole richiamare l’attenzione sull’importanza dell’informazione e della ricerca sul diabete di cui soffrono nel mondo oltre 400 milioni di persone.

 

L'ingresso dell'IRCCS Burlo Garofolo illuminato di blu dall'associazione INSU' Associazione Giovani Diabetici.

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Data di pubblicazione: 
Venerdì, 13 Novembre, 2020
Data di aggiornamento: 
Venerdì, 13 Novembre, 2020

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