Il 14 novembre si celebra la Giornata Mondiale del Diabete (World Diabetes Day), malattia di cui soffrono al mondo oltre 400 milioni di persone, resa controllabile grazie alla scoperta dell'insulina avvenuta nel 1921.
Nei bambini e nei ragazzi la forma di diabete più diffusa è il diabete di tipo I, diabete autoimmune che si caratterizza per la presenza di autoanticorpi che vanno a colpire le beta cellule del pancreas che non sono più in grado di fornire l’insulina, ormone essenziale per far entrare lo zucchero nelle cellule del muscolo dove viene trasformato in energia, e nelle cellule del fegato dove viene immagazzinato sotto forma di glicogeno.

La dottoressa Elena Faleschini, pediatra diabetologa dell'IRCCS "Burlo Garofolo", ci ricorda in un breve videomessaggio l'importanza dell'informazione sui sintomi che caratterizzano l'esordio del diabete nei bambini e nei ragazzi: tanta sete, tanta pipì, rapido dimagrimento, così da riconoscerlo il più tempestivamente possibile ed evitare complicazioni.

Negli ultimi 30 anni la tecnologia ha fatto salti da gigante nel campo della diabetologia, consentendo di disporre di strumenti per monitorare le glicemie in maniera continua, risparmiando le punture da dito, e di microinfusori di insulina, risparmiando iniezioni sottocutanee. Questi due strumenti possono essere integrati in quello che viene definito pancreas artificiale in grado di fornire l’insulina basale in maniera autonoma, con la sola necessità di programmare la quantità di insulina da rilasciare in base alla quantità di carboidrati ingeriti durante i pasti.

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Data di pubblicazione: 
Giovedì, 12 Novembre, 2020

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