Nella giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro vogliamo porre l’attenzione sugli elementi di un sistema per la salute e sicurezza.
Elementi che non sono solo quelli riferiti ai rischi propriamente detti ma anche a quelli emergenti come quelli psicosociali.
La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto importante in quasi ogni aspetto del mondo del lavoro, dal rischio di trasmissione del virus nei luoghi di lavoro, ai rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro che sono emersi come risultato delle misure per mitigare la diffusione del virus.
L'esposizione ad un'epidemia da Covid-19 è un importante fattore di rischio per la salute psicosociale individuale e collettiva in tutte le società. La paura, il terrore e l'allerta divengono emozioni dominanti per molte persone: una delle ragioni risiede nell'invisibilità del virus stesso.
Tra le categorie professionali, gli operatori sanitari, in particolare, sono identificabili come i lavoratori a maggior rischio di esposizione al virus e il loro impegno in prima linea nella gestione dell’emergenza sanitaria comporta un crescente sovraccarico operativo ed emotivo.
La situazione di emergenza espone il personale sanitario a una serie di fattori di rischio specifici e legati alla cura del paziente, ma anche a cambiamenti sostanziali nel lavoro per quanto riguarda gli aspetti organizzativi, relazionali e relativi alla sicurezza, che contribuiscono all’accrescimento di stress psico-fisico.
L’Istituto Burlo Garofolo dall’inizio dell’emergenza offre a tutti i dipendenti un supporto psicologico per gli operatori nella gestione dello stress e prevenzione del burnout.
Il Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale attraverso la consulenza della dott.ssa Michela Mottica esperta professionista in psicologia del lavoro delle organizzazioni e psicoterapeuta, offre a tutti dipendenti servizi di supporto e sostegno psicologico e psicosociale fornendo indicazioni per lo sviluppo di tecniche
utili a contrastare gli insorgenti disagi da stress psico-fisico.