Un recente studio ha permesso di rilevare gli anticorpi rivolti contro il virus Sars-CoV-2 in un gruppo di bambini, svelando che il 9.5% aveva già contratto l’infezione a gennaio 2021, nonostante la totale assenza di sintomi.

Le misure di contenimento del contagio hanno colpito duramente la popolazione pediatrica che, d’altra parte, riconosce un decorso dell’infezione da Sars-CoV-2 quasi sempre asintomatico.
Ma quanti bambini hanno effettivamente contratto il virus negli scorsi mesi?
La risposta arriva da uno studio coordinato dai ricercatori del Burlo Garofolo di Trieste in collaborazione con il gruppo di lavoro del professor Giovanni Rezza dell'Istituto Superiore di Sanità. La ricerca, condotta su 169 bambini asintomatici che si sono rivolti al nostro Istituto, ha svelato che nel mese di gennaio 2021, subito dopo il secondo picco iniziato lo scorso ottobre, il 9.5% dei bambini presentava anticorpi contro il virus e aveva, pertanto, già contratto l’infezione (link allo studio).

Questo dato, come spiegano i ricercatori, risulta di tre volte inferiore a quanto atteso in base ai dati di mortalità, che suggerivano una prevalenza nella popolazione generale di circa il 30%. I bambini, in sostanza, si ammalano meno degli adulti. D’altra parte, questo dato mostra un cospicuo aumento dei casi rispetto a quanto osservato dall’Istat lo scorso luglio, con una prevalenza che arrivava appena all’1% dopo la prima ondata. Un aumento che l’arrivo delle varianti del virus potrebbe aver ulteriormente accelerato.

Tra i bambini con pregressa infezione, inoltre, il 60% aveva riportato almeno un caso noto fra i conviventi, a conferma della trasmissione prevalentemente domestica del virus.
Ancora limitati invece i dati sulla durata della protezione fornita dagli anticorpi, che erano però presenti in tutti i pazienti risultati positivi al tampone nasofaringeo, con un intervallo massimo di 3 mesi. 

Data creazione: 
23/06/2021
Data di aggiornamento: 
23/06/2021
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