I ricercatori dell’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” hanno partecipato a Trieste Next 2023, il festival della ricerca scientifica che Trieste, la città italiana con la più alta concentrazione di ricercatori per abitante (30 ogni mille abitanti, contro una media europea di sei), dedica da tredici anni a i risultati e alle applicazioni pratiche della ricerca scientifica definendolo “un osservatorio dove trovano visibilità ricerca applicata e nuove tecnologie, un laboratorio di idee concrete e soluzioni pratiche per accrescere il benessere delle comunità e la competitività delle aziende.

In particolare, negli stand del Burlo, i ricercatori del nosocomio triestino, si sono concentrati su due temi: “La sostenibilità nel piatto: un viaggio tra gusto e salute” e “Le sordità infantili e la magia per ascoltare”, attraverso diverse postazioni, giochi, momenti esplicativi.

                                                                                                                                                                                                                                                    

LA SOSTENIBILITÀ NEL PIATTO: UN VIAGGIO TRA GUSTO E SALUTE

La prima attività dei medici e ricercatori del Burlo è stata curata dalla dottoressa Antonietta Robino e vi hanno preso parte le dottoresse Claudia Carletti, Federica Concina, Eleonora Maurel, Paola Pani,  della Epidemiologia clinica e ricerca sui servizi sanitari, la dottoressa Eulalia Catamo e il dottor Andrea Conti della Genetica medica, la dottoressa Luana Aldegheri della  Diagnostica avanzata microbiologica traslazionale, la dottoressa Chiara Navarra dell’Odontostomatologia in collaborazione con gli studenti del corso di laurea in Igiene Dentale dell’Università degli Studi di Trieste.
L’attività è partita dalla constatazione che l’Italia è tra i paesi europei con il maggior numero di casi di sovrappeso e obesità infantile e come sia, dunque, fondamentale far conoscere alle nuove generazioni l’importanza di coniugare una dieta sana con una dieta sostenibile. Gli alimenti più salutari, come frutta e verdura, sono infatti anche quelli che hanno un più basso impatto ambientale.
A Trieste Next 2023, quindi, i ricercatori dell’Irccs “Burlo Garofolo”, attraverso attività ludico-educative, hanno guidato bambini e ragazzi in un percorso che intendeva affrontare il tema dell’alimentazione da molteplici punti di vista, trattando aspetti legati alla sostenibilità e sicurezza alimentare, ma anche allo sviluppo di corrette abitudini.

In particolare, il percorso proposto si è articolato nelle seguenti attività:

• Io mangio sostenibile?

Sono stati realizzati un cruciverba e giochi a tema nutrizionale, attraverso i quali si è mostrato ai partecipanti in cosa consista un’alimentazione sostenibile, che fa bene a noi e all’ambiente, ovvero un'alimentazione a ridotto impatto ambientale che contribuisce alla sicurezza alimentare e nutrizionale e di vita sana per le generazioni presenti e future. A tal proposito, i giochi proposti hanno aiutato i partecipanti a comprendere l’importanza di utilizzare prodotti locali, di riconoscere la stagionalità di frutta e verdura, di preferire i prodotti che possono contribuire alla tutela dell’ambiente.
Attraverso il "gioco del piatto perfetto”, poi, i partecipanti hanno anche imparato a comporre il piatto buono, salutare e sostenibile e con la giusta combinazione di proteine, carboidrati, frutta e verdura.  

                    

 

• Alla ricerca dei microbi nel cibo
Il cibo se mal conservato, manipolato in modo scorretto o esposto a inquinamenti di vario tipo può provocare seri danni a chi lo consuma.
Per rendere i partecipanti consapevoli della sicurezza degli alimenti che mangiamo e delle strategie e azioni da adottare per ridurre il rischio di consumare alimenti contaminati da microrganismi pericolosi, i medici e ricercatori del Burlo hanno realizzato un gioco sulla presenza di virus e batteri nel cibo. Attraverso questa attività i partecipanti hanno imparato a distinguere i microrganismi “cattivi” e dannosi per la nostra salute da quelli “buoni”, per esempio quelli contenuti nello yogurt o quelli che vengono utilizzati per far lievitare il pane.

• Giochiamo con i sensi
Nella scelta del cibo che mangiamo i nostri sensi (vista, udito, tatto, gusto e olfatto) interagiscono tra di loro permettendoci di riconoscere il cibo e valutare la sua qualità.
A Trieste Next, attraverso un percorso sensoriale i partecipanti sono stati accompagnati dai ricercatori del Burlo alla scoperta del ruolo che svolgono i nostri sensi (gusto, olfatto e tatto) nel riconoscimento dei cibi. In particolare, i partecipanti hanno testato i diversi gusti amaro, dolce, salato e acido, hanno anche imparato a riconoscere diversi odori, e hanno sperimentato come il tatto ci consente di riconoscere consistenza, temperatura e altre caratteristiche del cibo.

• Scappiamo dalle cattive abitudini
Per prevenire le carie nei bambini è di fondamentale importanza insegnare loro una corretta igiene orale. Odontoiatri e igienisti hanno realizzato un esperimento sull'azione di zuccheri e batteri sullo smalto dei denti al fine di istruire, motivare e sensibilizzare bambini e ragazzi alla salute orale e spiegare l’importanza di una corretta igiene orale. I partecipanti hanno, infatti, osservato e appreso in modo creativo come agisce il dentifricio e il suo ruolo nella protezione dei denti.

 

Nel complesso, le attività sul tema della “Sostenibilità nel piatto” proposte negli stand del Burlo di Trieste Next hanno visto la partecipazione di circa 400 bambini e ragazzi, inclusi gli alunni di alcune scuole primarie e secondare di I° grado. Grande piacere ha suscitato fra i partecipanti la consegna dell’attestato di partecipazione come momento conclusivo dell’attività svolta e per l’impegno e l’interesse dimostrato.

Ricercatori e studenti in viaggio tra gusto e salute Studenti e ricercatori giocano al cruciverde

LE SORDITÀ INFANTILI E LA MAGIA PER ASCOLTARE

La seconda attività negli stand è stata portata avanti dall’Audiologia del Burlo, diretta dalla dottoressa Eva Orzan partendo dal fatto che il deficit uditivo è una "disabilità invisibile" che colpisce circa 34 milioni di bambini nel mondo e che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, a causa della incapacità collettiva di affrontare il problema, provoca la perdita di miliardi di dollari all’anno.

Tuttavia, l'identificazione e l'intervento precoci sono oggi possibili, efficaci ed economici. Proprio per questo, l’Audiologia dell’Irccs “Burlo Garofolo” ha organizzato a Trieste Next un percorso "audioludico" formato da cinque postazioni, presentando studi e soluzioni innovative per la prevenzione, la cura e la salute delle bambine e dei bambini con deficit uditivo.
Le postazioni sono state curate da tutti i ricercatori dell’Audiologia con la collaborazione di due studentesse universitarie e uno studente dell’ultimo anno di liceo che utilizzano con successo gli impianti cocleari.
Nello specifico le cinque postazioni sono state dedicate alla spiegazione di come curare le sordità e alla dimostrazione di alcuni test scientifici quali:

Postazione 1: Senti come NON senti
In questi anni si sta assistendo a un’accelerazione senza precedenti della ricerca sulla struttura e il funzionamento del sistema uditivo, sulla comprensione di come i bambini ascoltino e apprendano e su quali tecnologie e approcci riabilitativi si possa contare per ridurre al minimo le conseguenze dei deficit uditivi infantili.
Comprendendo a fondo lo sviluppo e la funzione del sistema uditivo si potranno, dunque, sviluppare strategie sempre più efficaci per la prevenzione, l’identificazione e il trattamento precoce della disabilità uditiva infantile, contribuendo così a una miglior gestione di tale condizione e dei suoi esiti.
Nella prima postazione è stata data la possibilità di sentire come sente una persona con un’ipoacusia di grado moderato, per sensibilizzare sul tema e far capire quanto sia importante agire presto.

Postazione 2: Mettiti alla prova con i quiz sullo sviluppo del linguaggio
L’attenzione al suono, le capacità di percezione uditiva-verbale, le capacità di imitazione e riproduzione dei suoni e l’interazione comunicativa cominciano a maturare già dai primi giorni di vita e procedono in tappe di sviluppo indispensabili affinché venga pronunciata la prima parola. L’intervento audiologico (protesico e riabilitativo) precocissimo permette di adottare un approccio maggiormente funzionale allo sviluppo uditivo, comunicativo- linguistico e psicomotorio, così che le bambine e i bambini con deficit uditivo possano crescere, ascoltare, parlare e apprendere nel modo più naturale possibile. Con tre brevi quiz, i ricercatori del Burlo hanno messo alla prova ben 400 concorrenti, tra grandi e piccini, ponendo domande sullo sviluppo delle abilità linguistiche dei bambini e delle bambine dai 0 ai 6 anni.

Postazione 3: Prova come reagisce la tua pupilla ai suoni inaspettati
La terza postazione invece era dedicata agli occhi! Sia le pupille degli adulti che quelle dei neonati e dei bambini, mostrano sensibilità ai dettagli fonologici del parlato, alla percezione categoriale dei suoni e ai suoni inattesi. In particolare, la pupilla si dilata maggiormente quando si sentono suoni interessanti rispetto a quelli non interessanti. La pupillometria può dunque rappresentare una misura oggettiva di sforzo uditivo e stress nei neonati e nei bambini con ipoacusia, che non sarebbero, altrimenti, in grado di farci capire come sentono negli ambienti rumorosi. Questa misura può essere utilizzata a partire dai 4 mesi di età. Negli stand del Burlo a Trieste Next, i ricercatori con l’ausilio di un eye-tracker, hanno dato la possibilità al pubblico di vedere come le proprie pupille reagivano a stimoli sonori dati in cuffia.

Postazione 4: Allena il tuo udito
La tipica visita audiologica valuta la soglia audiometrica, ovvero il livello minimo di intensità sonora richiesto affinché un individuo possa percepire un suono specifico. Tuttavia, l’udito riesce a cogliere ed elaborare informazioni molto più complesse (la dinamica, lo spettro, la durata, ecc) attraverso le quali riusciamo a distinguere voci, orientarci nello spazio, apprezzare la musica.
Le possibilità tecnologiche e la sensibilità al loro utilizzo da parte delle nuove generazioni aprono nuovi scenari nella misurazione delle capacità uditive rendendo possibile una loro valutazione rapida e approfondita, risparmiando tempo e fatica al paziente.
Con l’ausilio di tablet e cuffie, nella postazione 4 dello stand di Trieste Next i ricercatori del Burlo hanno messo a disposizione due giochi sonori che hanno avuto un gran successo. Il primo, in foto, chiedeva di trovare un suono tra altri suoni simili.  Il secondo invece, si concentrava sul capire se un suono fosse più acuto o grave di un suono ascoltato in precedenza.

Postazione 5: Una soluzione per ogni tipo di sordità
Per concludere il percorso, con l’aiuto della dottoressa Eva Orzan (direttrice della struttura complessa di Otorinolaringoiatria e Audiologia), i ricercatori dell’audiologia hanno dedicato una postazione alle soluzioni tecnologiche per ogni tipo di sordità.
Gli apparecchi acustici sono dispositivi elettronici che amplificano il suono e che vengono personalizzati per adattarsi all’orecchio, alle caratteristiche dei residui uditivi e alle esigenze di ogni bambino. Possono essere applicati a tutte le età, compresi i neonati. Il trattamento protesico deve iniziare subito dopo l’identificazione e lo studio delle cause e delle caratteristiche di un’ipoacusia. La prescrizione dell’apparecchio acustico avviene presso l’Audiologia Pediatrica dell’Irccs “Burlo Garofolo” mentre la fase successiva compete all’audioprotesista, che si occupa di selezionare, regolare, adattare e monitorare la funzionalità dei dispositivi in linea con le indicazioni specialistiche. Per determinare se un bambino può essere candidato all’intervento di impianto cocleare invece, vengono valutati in modo rigoroso aspetti comunicativi, audiologici, radiologici, medici e chirurgici. L’intervento è eseguito in anestesia generale con l’utilizzo del microscopio operatorio. L’ Audiologia e Otorinolaringoiatria del Burlo è uno dei centri di riferimento italiani per la selezione, la chirurgia e l’adattamento degli impianti cocleari: vengono applicate tecniche di implantologia protesica all’avanguardia, caratterizzate da mini-invasività e attivazione post-chirurgica precocissima, anche in bambini sotto l’anno di età.

 

La dott.ssa Orzan e il suo gruppo di audiologia                  

 

                            

Data creazione: 
20/10/2023
Data di aggiornamento: 
20/10/2023

Amministrazione Trasparente