Il sistema del complemento è un possibile bersaglio terapeutico per la cura della patologia

Il Burlo Garofolo, in collaborazione con l’Università di Trieste, ha pubblicato un articolo riguardante le basi immunologiche dell’endometriosi sulla prestigiosa rivista “Frontiers in Immunology”.

Dalla revisione della letteratura effettuata, è stato individuato come potenziale bersaglio farmacologico per la cura della patologia uno specifico componente del sistema immunitario, ovvero il sistema del complemento,  una vera e propria cascata di enzimi che partecipa al processo di difesa contro i patogeni.

L’endometriosi è una patologia cronica caratterizzata dalla presenza di endometrio, tessuto che tipicamente riveste l’utero, in sedi extrauterine come ovaie, intestino o vagina, portando quindi a una reazione infiammatoria a carico di pelvi e addome. L'endometriosi è una condizione clinica frequente che colpisce circa il 10% delle donne in età prevalentemente riproduttiva, ma anche donne in post-menopausa e adolescenti. Il rischio di sviluppare questa patologia dipende da una complessa interazione tra fattori genetici, immunologici, ormonali e ambientali. Un ruolo molto importante nello sviluppo dell’endometriosi è svolto proprio dal sistema immunitario in quanto solitamente cellule che si localizzano in sedi ectopiche, ovvero dove normalmente non si dovrebbero trovare, sono rimosse da cellule del sistema immunitario. Questo processo non avviene nelle donne che sviluppano la malattia: ciò potrebbe essere indice di una disfunzione immunologica presente nelle pazienti con endometriosi.
Diversi studi hanno dimostrato la presenza, in donne con endometriosi, di un'alterazione nella regolazione dell'attivazione del sistema del complemento, specifico componente del sistema immunitario che rappresenta una vera e propria cascata di enzimi, che porta a un'infiammazione cronica, caratteristica dell'endometriosi. Pertanto, l'inibizione del sistema del complemento può rappresentare un nuovo approccio per il trattamento di questa patologia, grazie all’esistenza di un certo numero di inibitori del complemento in fase di sviluppo preclinico e clinico.
 

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Data creazione: 
12/01/2021
Data di aggiornamento: 
12/01/2021

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