2 aprile 2020: Il Burlo e la Giornata Mondiale dell’Autismo

I Disturbi dello Spettro Autistico (DSA) sono disordini del neurosviluppo su base genetica, che si manifestano nella prima infanzia e sono caratterizzati da deficit e atipie nelle normali capacità di comunicare i propri bisogni e di stabilire relazioni con gli altri, nonché dalla presenza di un repertorio ristretto di attività ed interessi. I dati epidemiologici confermano che si tratta di uno dei disordini neuroevolutivi più frequenti e a maggior impatto assistenziale. I bambini affetti da autismo non diagnosticati o non trattati precocemente ed in maniera specifica per il loro disturbo, sviluppano una disabilità sociale e molto spesso anche cognitiva che li accompagna nell’intero ciclo di vita. Per questo motivo la diagnosi precoce e l’avvio tempestivo di un modello di intervento specifico per i bambini molto piccoli e di efficacia basata su evidenze scientifiche, quale è il modello americano dell’Early Start Denver Model (ESDM), possono notevolmente migliorare la prognosi.

A tal proposito proseguono, seppure nelle difficoltà dettate dall’attuale emergenza sanitaria, i due progetti che hanno come capofila la S.C di Neuropsichiatria Infantile dell’IRCCS e in qualità di partners tutte le Neuropsichiatrie infantili territoriali delle Aziende Sanitarie regionali: il Progetto Regionale “SFIDA” che terminerà nel 2021 e il Network italiano per il riconoscimento precoce dei disturbi dello spettro autistico NIDA promosso dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Il primo persegue l’obiettivo primario di dare uniformità di percorsi all’iter diagnostico e al trattamento precoce, nonché di valutare l’efficacia del trattamento ESDM erogato a bassa intensità nelle strutture pubbliche coinvolte. I dati raccolti saranno elaborati statisticamente a conclusione del progetto e divulgati in ambito scientifico.

Il progetto NIDA invece - che vede come destinatari istituzionali le Regioni e nell’IRCCS Burlo Garofolo il centro Pivot di riferimento - è finalizzato all’istituzione di una rete assistenziale tra Neuropsichiatrie Infantili del SSR, Pediatri di libera scelta e Asili Nido per la sorveglianza sul neurosviluppo sia dei bambini a basso rischio che per quelli a rischio elevato (fratelli di bambini con DSA e i bambini prematuri o piccoli per età gestazionale).

Infine la SC di Neuropsichiatria Infantile dell’IRCCS Burlo Garofolo, appartiene alla Rete IDEA (Rete Italiana Dell’Età evolutiva), un progetto nato nel maggio 2017 che vede coinvolti altri cinque IRCCS sul territorio nazionale (G. Gaslini di Genova, Bambino Gesù di Roma, Eugenio Medea di Lecco, Stella Maris di Pisa e IRCCS di Troina) che condividono obiettivi e metodi nella diagnosi dell’autismo, unendo le proprie risorse e competenze. Con questa iniziativa, promossa dal Ministero della Salute, la Rete degli IRCCS Pediatrici intende dotarsi di un’infrastruttura informatica per la creazione di un network web based finalizzata alla condivisione dei dati clinici nell’ambito dei i disturbi del neuro sviluppo nell’età evolutiva, in modo da costituire un network altamente connesso e competitivo nel campo della ricerca clinica internazionale.

Sono stati recentemente pubblicati inoltre i risultati della ricerca condotta in collaborazione con gli ambulatori vaccinali dei distretti sanitari cittadini (Distretti 1e 2) avente come obiettivo l’individuazione di segnali di rischio per DSA a 12 e a 18 mesi, mediante la somministrazione di questionari di screening non ancora utilizzati nel contesto italiano, direttamente ai genitori al momento delle vaccinazioni obbligatorie. Lo studio ha messo in evidenza che già con poche e significative domande estrapolate da entrambi i questionari, è possibile individuare molto più precocemente alcuni bambini che potrebbero sviluppare un disordine neuroevolutivo meritevole di monitoraggio e a volte anche di intervento di supporto.

Il lavoro è disponibile sulla rivista Brain Sciences come parte di un numero speciale dedicato ai progressi nella ricerca sull’autismo.

PDF Version: Lavoro scientifico sulla rivista Brain Sciences

 

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Data di aggiornamento: 
Mercoledì, 1 Aprile, 2020

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