Nel corso delle ultime settimane abbiamo seguito il dibattito proposto dai media relativo alle terapie domiciliari da attuare in corso di infezione da SARS-CoV-2.

Ciò che emerso, con nostro grande stupore, è che il paracetamolo viene sconsigliato nel trattamento sintomatico del COVID-19, sulla base di una lettera rivolta all’editore della rivista scientifica Journal of Medical Virology lo scorso giugno. In tale lettera, gli autori riportano come il paracetamolo riduca le “scorte” di glutatione, una sostanza naturale che agisce come antiossidante, potendo così peggiorare l’infezione da COVID-19 [1, 2].

Come Professionisti Sanitari, riteniamo opportuno fare chiarezza in merito, poiché comprendiamo la necessità dei nostri piccoli pazienti e delle loro famiglie di ricevere una corretta informazione.

Ricordiamo che il paracetamolo è uno dei farmaci più comunemente prescritti in età pediatrica per il trattamento della febbre e del dolore, grazie alla sua comprovata efficacia ed al suo ottimo profilo di sicurezza.

Ad oggi, tutte le principali linee guida nazionali ed internazionali indicano il paracetamolo, assieme ai FANS, come farmaco di scelta per la gestione dell’iperpiressia nei pazienti affetti da COVID-19 [3].

A dosi terapeutiche, solamente una piccola parte (circa 5%) di paracetamolo subisce un metabolismo ossidativo, entrando quindi nella via metabolica che coinvolge il glutatione intracellulare. Pertanto non vi è alcuna evidenza scientifica che il paracetamolo, a dosaggi terapeutici, riduca in maniera significativa le “scorte” di glutatione né possa peggiorare il decorso clinico dell’infezione da COVID-19.

Va comunque ricordato che il paracetamolo rappresenta un trattamento sintomatico: ciò significa che agisce alleviando il sintomo (ad esempio prostrazione, difficoltà ad alimentarsi…), ma non curando la malattia che lo causa. Pertanto è utile ricordare che la febbre va trattata solo quando è elevata e dà fastidio al bambino, rappresentando altrimenti un fisiologico e parziale meccanismo di difesa contro tutte le infezioni.

In conclusione, il paracetamolo rimane una delle armi più sicure ed efficaci per agire contro febbre e dolori. Raccomandiamo pertanto il suo utilizzo nel trattamento domiciliare dei sintomi significativi da COVID-19, anche in età pediatrica.

Articolo scritto da: Prof. Egidio Barbi e dott.ssa Alice Fachin

 

Per saperne di più:

1. Pandolfi S, Simonetti V, Ricevuti G, Chirumbolo S. Paracetamol in the home treatment of early COVID-19 symptoms: a possible foe rather than a friend for elderly patients? J Med Virol. 2021;93(10):5704-5706.
2. Sestili P, Fimognari C. Paracetamol-Induced Glutathione Consumption: Is There a Link With Severe COVID-19 Illness? Front Pharmacol. 2020;11:579944.
3. WHO Home care for patients with suspected or confirmed COVID-19 and management of their contacts. Interim guidance, 13 August 2020 [https://apps.who.int/iris/rest/bitstreams/1292529/retrieve]

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Data di pubblicazione: 
Martedì, 14 Dicembre, 2021
Data di aggiornamento: 
Martedì, 14 Dicembre, 2021

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