DIRITTI CURA INNOVAZIONE E PROFESSIONI SANITARIE

14-15 novembre 2019
Sala Tergeste - Savoia Excelsior Palace - Riva del Mandracchio n. 4 Trieste

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Programma


La Cura è un Diritto?

Oggi, nei nostri sistemi sanitari, la Cura delle persone quando incontrano l’inciampo della malattia acuta o sono chiamati a percorrere la strada della vita unitamente ad una patologia a lungo decorso, quando le diverse fragilità compromettono e mettono alla prova lo stare in equilibrio nella quotidianità e negli anni, la Cura è un diritto? È un diritto accessibile? A tutte e tutti riconosciuto? Un diritto certo? Garantito? La persona in cura trova risposte adeguate ed appropriate, efficaci ed efficienti che si traducono in esiti di salute, di benessere o di risalita, di recupero? O la Cura è ancora una scommessa? Una sfida? Un’avventura? Spesso una peripezia tra percorsi ad ostacoli e poco chiari? La Cura appare come un’impresa azzardata legata a infinite variabili?

La Cura può essere una sorte? Un destino nebuloso al quale affidarsi sperando che vada bene? La Cura, oggi, è un privilegio di poche persone fortunate e scaltre, “attrezzate” in termini culturali, economici e di reti significative o è davvero un diritto di tutte e di tutti? È un diritto a ogni età e condizione patologica o di fragilità? E’ un diritto garantito solo ad alcune categorie di ammalati “particolari” e ben identificabili, gravati da patologie specifiche che, per svariati motivi, risultano agli effetti più nobili di altre e quindi meritevoli di maggiori investimenti, attenzioni e risorse?
Se esiste un diritto alla specialità, di contro, esiste un diritto alla complessità? Ad un approccio multiprofessionale, integrato, trasversale, multidimensionale? Preventivo, clinico, assistenziale ed abilitativo?
Esiste un diritto al sintomo? A tutti i sintomi viene riconosciuta la stessa dignità di espressione patologica? A tutte le manifestazioni di malessere, di disagio, di disturbo … riconosciamo parimenti l’attenzione dovuta base di ogni approccio adeguato? Svincolato da meccanismi propri di altre letture?
Quando organizziamo i nostri sistemi sanitari, facciamo attenzione a soddisfare il diritto alla Cura più appropriata e più adeguata possibile? Facciamo attenzione a garantire uno sguardo trasversale a tutte le diverse condizioni patologiche favorendo una concreta Cura globale, multidimensionale, personalizzata, rispettosa della soggettività e del coinvolgimento attivo della persona e della Sua rete significativa?
Oggi, di fronte a un mondo radicalmente cambiato dal punto di vista demografico ed epidemiologico, dove le patologie a lungo decorso e la complessità sono sempre più diffuse e richiedono maggiore attenzione umanistica, economica, tecnica tanto da invocare, paradossalmente, interventi e approcci di alta specializzazione, le nostre organizzazioni sociosanitarie, rispondono con Innovazione continua? Si rinnovano per rispondere con efficacia ed efficienza ai bisogni emergenti? Come innovano? Quali sono le esperienze innovative che proponiamo?
Oggi, epoca in cui le Professioni Sanitarie sono formate, competenti e responsabili, qual è la funzione che svolgono nelle organizzazioni? Qual è il ruolo che ricoprono nella fase di indirizzo, programmazione, pianificazione, valutazione, allocazione delle risorse e nella realizzazione del processo decisorio? Quanto sono
compromesse, responsabili, consapevoli? Quanto sono coinvolte in un sistema dove le dimensioni di promozione della salute, preventiva, di cura, abilitativa e tecnica rispondono a finalità di salute chiare e precise come indicato da documenti internazionali e normativa nazionale? Quanto sono riconosciuti i contributi offerti?
Il territorio nel quale operiamo, da molti anni, si pone queste e molte altre domande. In particolare la questione del diritto alla Cura a ogni età e condizione ha caratterizzato le pratiche in salute mentale, pediatria, cardiologia, odontostomatologia … ma queste sono solo alcune delle tante e significative esperienze proposte che, note a livello internazionale, hanno definito e caratterizzato un modo altamente innovativo di interpretare e fare salute.
Le Professioni Sanitarie sono sempre state partecipi e protagoniste attive dei processi avviati e realizzati. Da circa trent’anni si interrogano e si muovono in modo sempre più consapevole rispetto al processo di cambiamento, sempre più compromesse nel riconoscere il Diritto alla Cura e nel concretizzarne l’accesso, sempre più competenti e responsabili nell’individuare, proporre e realizzare Innovazione.
Il convegno che presentiamo ha l’ambizione di proporre una delle tante letture possibili di un percorso articolato e storico, ma nel contempo possibile ed attuale.
Proponiamo un percorso che prendendo avvio dal diritto alla cura ed all’innovazione, anche attraverso il contributo delle Professioni Sanitarie, si è sviluppato in un territorio di riferimento.
Abbiamo chiesto a relatori e relatrici di parlarci di consapevolezza, accesso alle Cure, integrazione, continuità, eliminazione della contenzione (passaggio dirimente nell’offerta di Cure di qualità), organizzazione, relazione, capitale umano, sviluppo, partecipazione, processi cognitivi, protagonismo, coinvolgimento attivo, formazione, ricerca, determinanti di salute, gestione, governo, direzione.
Ne parleremo condividendo relazioni magistrali ed esperienze di pratiche concrete di Cura attuali e coerenti con una cultura della Cura declinata a partire da principi e valori condivisi. Proponiamo di consolidarli sempre più innovando e rivolgendo lo sguardo a possibili sviluppi futuri.

Amministrazione Trasparente