EMERGENZA COVID-19 | Psicologhe e psicologi del Burlo rispondono


Mio figlio non vuole fare i compiti, non collabora a casa … che succede?

Risponde la Dott.ssa Stefania Zamarian, Psicologa psicoterapeuta contrattista per il progetto psicologico sull’emergenza covid-19 della Direzione Sanitaria - Ufficio Continuità assistenziale dell’IRCCS Burlo Garofolo.


Problema:

Mio figlio ha comportamenti oppositivi, non fa i compiti, non collabora in casa, alle mie richieste spesso risponde: “non riesco, non ce la faccio” e si arrabbia. Non so come uscire da questa situazione.
Cosa succede? Partiamo da una domanda: “questi comportamenti erano già presenti prima del periodo di quarantena e nulla è cambiato o si sono manifestati in seguito ad essa?”. Rispondere a questa domanda può essere una base di partenza per comprendere se i comportamenti rientrano in una modalità tipica di gestione della relazione del bambino con gli altri (in particolare con gli adulti o con un adulto specifico), o, se possono essere conseguenti ad un periodo stressante che il bambino ha vissuto, in seguito al quale può essere facilmente irritabile o manifestare comportamenti regressivi (in questo caso si invita a leggere “FAQ – 31-08-2020 Gestire i “no” e le frustrazioni nei bambini” ( dr.a S. Zamarian)). In questa sede analizziamo il primo caso ovvero quelle situazioni nelle quali il bambino si oppone quando è obbligato (o legge quella richiesta come obbligo) a fare qualcosa che non vuole e anziché dire “no”, non fa o dice “non riesco”.


Che fare? 

Possono esserci diverse vie per poter promuovere un cambiamento nella relazione con nostro figlio, per aiutarlo a trasformare la sua protesta passiva in una definizione di sé che lo aiuti ad imparare a dire “i suoi si e i suoi no” e a chiedere, mostrando all’altro ciò di cui ha bisogno, anziché chiudersi. In questa sede, tuttavia, analizziamo alcune interazioni che possono presentarsi nella relazione con i nostri figli, tenendo in considerazione il problema “mio figlio non fa i compiti”. Interazione 1: osserviamoci, come chiediamo a nostro figlio di fare i compiti? Abbiamo l’aspettativa che dire equivale a fare subito, (situazione tipica è quando dall’altra parte della stanza gridiamo a nostro figlio: “smetti di giocare che è ora di fare i compiti!”, poi non facciamo più niente, aspettandoci che quando entreremo in stanza nostro figlio avrà aperto i libri (ma non sarà così). In questo caso, potrà essere utile non lasciarlo solo ma dargli il tempo di “metabolizzare” ciò che gli stiamo chiedendo (immaginiamolo come un motore a diesel che ha bisogno di tempo per scaldarsi) e attiviamo una modalità rilassata di stare insieme. Possiamo sostenerlo vedendo cosa c’è da fare insieme, offrendo il nostro aiuto, poi quando ha “preso il via”, gli possiamo dire che andremo a fare altro, ma che se ha delle domande potrà chiedere. Per facilitare la gestione, può essere utile programmare il momento dei compiti definendo una routine, cosicché, il bambino non vivrà quella richiesta come una costrizione, ma saprà cosa aspettarsi in un certo momento. Interazione 2: il bambino ci ascolta e comincia subito a fare i compiti, ma dopo poco tempo, piagnucola dicendo che non capisce e che non riesce e così chiude i libri. In questo caso può avere bisogno di un piccolo incoraggiamento: non sostituiamoci a lui, ma stiamo con lui e sosteniamolo mettendo in risalto l’impegno che mette nelle cose. Dall’altro lato però, quando vediamo che il piagnucolare è solo un modo per sottrarsi a ciò che deve fare, lo stesso comportamento può essere affrontato mostrando le conseguenze dello stesso (ad esempio evidenziando che continuando a non impegnarsi dovrete rinunciare ad andare ai giardinetti o non ci sarà il tempo per fare un’altra attività piacevole…), invitandolo a chiedere ciò cui ha bisogno in quel momento, anziché chiudersi e non fare i compiti. Questi suggerimenti possono essere generalizzati anche ad altre situazioni nelle quali il bambino agisce comportamenti oppositivi. In tutti i casi comunque ricordiamoci di offrire rinforzi positivi quando il bambino agisce comportamenti costruttivi e troviamo un tempo per stare con nostro figlio per fare cose piacevoli.

Link utili:

Covid – 19 rientro a scuola

 

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Data di aggiornamento: 
Lunedì, 12 Ottobre, 2020

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