La Neonatologia intende ringraziare tutti i genitori che ogni giorno, assieme al team multiprofessionale, si prendono cura del loro neonato prematuro.
L’importanza della Care in Neonatologia
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Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i bambini prematuri sono quei bimbi nati vivi prima delle 37 settimane di gestazione completa.
Si stima che al mondo nascano ogni anno 15 milioni di neonati prematuri (1 bambino su 10). Sebbene negli ultimi anni i progressi scientifico-tecnologici abbiano permesso di ridurre notevolmente la mortalità correlata alla prematurità, lo stesso non si può dire rispetto alla morbilità, che ha subito un decremento decisamente inferiore. Si stima infatti che più del 25% dei bambini nati tra la 28esima e la 32esima settimana di età gestazionale presenti disturbi a livello neurocomportamentale a due anni di vita, e il 40% presenti un certo grado di disabilità a 10 anni, comportando un costo economico e sociale considerevole.
Stimolazioni visive, uditive, tattili e dolorifiche sono da tempo considerate un fattore di rischio considerevole del normale processo di maturazione delle funzioni cerebrali. La nascita pretermine è infatti accompagnata da una graduale immaturità dello sviluppo neuro-cognitivo, per cui ogni esperienza sensoriale provoca nel cervello del prematuro una risposta comportamentale, che si traduce in un'altra sollecitazione sensoriale.
La prematurità è inoltre associata ad un’immaturità del sistema neurocomportamentale. Per questo motivo, quando il prematuro si trova a vivere delle esperienze sensoriali sproporzionate rispetto alla sua fase di sviluppo, la sua evoluzione neurologica avverrà in modo diverso da quella che si sarebbe realizzata nell’ambiente protettivo uterino, comportando outcomes neurocomportamentali profondamente differenti tra neonati pretermine ed a termine. Minore è l’età gestazionale del neonato maggiore è la sua vulnerabilità cerebrale che di conseguenza necessita di maggiori attenzioni nella limitazione delle stimolazioni sensoriali, richiedendo così una maggior pratica della care.
La Care neonatale è quell’insieme di comportamenti e atteggiamenti rivolti al neonato prematuro con l’obiettivo di ridurre al minimo lo stress a cui è sottoposto agendo a diversi livelli: migliorando l’ambiente di cura, riducendo le stimolazioni dolorose, favorendo i periodi di sonno, riducendo i periodi di destabilizzazione e garantendo il contatto precoce con i genitori in maniera tale da favorire un adeguato sviluppo neuro-comportamentale.
I diversi studi ribadiscono l’importanza di adottare un approccio “Developmental Care” nei reparti di Terapia Intensiva Neonatale per favorire effetti positivi in termini di sviluppo neuro-motorio nei neonati prematuri, visibili già nei primi 12 mesi di vita. Gli interventi di Care neonatale, infatti, migliorano in modo significativo gli outcomes cognitivi. Negli anni sono stati indagati i benefici della Kangaroo Mother Care e dello Skin to Skin concludendo che quest’ultimo migliora gli outcomes cardiorespiratori, riduce il livello di cortisolo e aumenta i livelli di ossitocina, comportando così nel neonato una significativa riduzione dello stress.
Con questi propositi, negli anni, si è sviluppata la teoria alla base della pratica clinica nella Terapia Intensiva Neonatale dell’IRCCS Burlo Garofolo.
Già nel 1972 l’IRCCS di Trieste si distingueva per la sua attenzione alla salute e alla cura della diade mamma-bambino, configurandosi come il primo «Mother-Child Health Care Center» in Italia. L’anno successivo l’Istituto apriva le porte della Terapia Intensiva Neonatale, incentrata su principi all’avanguardia come l’umanizzazione delle cure, garantite sempre con elevati livelli tecnico-professionali. Da questi valori deriva l’idea di consentire l’accesso senza limitazioni di orario ai genitori dei neonati ricoverati, concetto innovativo sul territorio nazionale che ha permesso di introdurre negli anni ’80 il metodo “Kangaroo Mother Care” per tutti i neonati prematuri. Da allora un team multidisciplinare lavora a fianco dei più piccoli per garantire il più alto livello di qualità di cura possibile, nell’ottica della promozione della Family Centered Care.
Il gruppo è composto da un team di professionisti con diverse skills e competenze, che condividono l’obiettivo di promuovere la care come valore aggiunto indispensabile nella pratica clinica.
In questo momento storico, anche il mondo della neonatologia ha subito dei cambiamenti dovuti alla necessità di applicare le misure di contenimento nei confronti del COVID-19. Per la prima volta in oltre 40 anni, è stato necessario regolamentare l'accesso dei genitori in terapia intensiva neonatale.
Consci che queste misure potrebbero incidere negativamente sullo sviluppo del legame genitore-figlio, il personale della TIN ha cercato di sostenere il rapporto tra madri, padri e neonato in difficoltà offrendo ad esempio la possibilità di ridurre la distanza tra i genitori e i loro bambini attraverso videochiamate effettuate quotidianamente per mostrare loro i loro bambini e informarli sui loro progressi quotidiani.
L’apprezzamento mostrato dai genitori per questi piccoli gesti evidenzia l’importanza del nostro lavoro per la cura dei neonati prematuri. Questo ci dà la forza di continuare a lavorare con passione e dedizione, soprattutto in questo momento difficile.
Qui puoi leggere l'articolo completo pubblicato su International Council Nurses.
Gaia Dussi, infermiera della Neonatologia e Terapia Intensiva neonatale
Giada Ferrari, coordinatore della Direzione delle Professioni Sanitarie