Le infezioni sessualmente trasmesse (IST) costituiscono un vasto gruppo di malattie infettive molto diffuse che possono essere causa di sintomi acuti, infezioni croniche e gravi complicanze a lungo termine. I responsabili sono microorganismi quali batteri, virus e parassiti.

Le infezioni piu’ diffuse sono quelle da Chlamydia trachomatis, da Neisseria gonorrhoeae, da Treponema pallidum (batterio che causa la sifilide) e da virus come quella da herpes virus di tipo II (herpes genitale), da human papilloma virus (HPV), da hepatitis B virus (HBV) e da human immunodeficiency virus (HIV).

Qualche dato

  • Ogni giorno in tutto il mondo vengono contratte più di 1 milione di IST
  • Ogni anno, sono circa 376 milioni le nuove infezioni, di cui 1 su 4 è una IST dovuta a clamidia, gonorrea, sifilide e tricomoniasi
  • Una delle categorie più a rischio di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili è quella dei giovani e adolescenti. Si stima, infatti, che ogni anno 1 adolescente su 20 e in età man mano sempre più bassa, contragga una Ist compreso l’HIV.

Gli impedimenti a una gestione sanitaria adeguata

Nonostante la frequenza delle IST nella popolazione giovanile, esistono diverse barriere che limitano la possibilità di una gestione sanitaria adeguata. L’Oms ne individua sostanzialmente tre tipi:

  • barriere legate al decorso spesso asintomatico delle infezioni e alla difficoltà di applicare le indagini diagnostiche
  • barriere correlate alla scarsa informazione e consapevolezza della gravità delle IST
  • barriere all’accesso ai servizi sanitari per ragioni sia economiche sia di organizzazione degli stessi rispetto alle esigenze degli adolescenti.

Il decorso spesso asintomatico delle infezioni non esclude, anche negli adolescenti, le complicanze a lungo termine. Per esempio è riportata una frequenza di malattia infiammatoria pelvica del 15% delle adolescenti infette e non trattate, in genere esito di un’infezione da clamidia, la più comune nelle ragazze sotto i 25 anni e spesso ricorrente (le recidive aumentano il rischio di lesioni tubariche e di infertilità).

Il grado di conoscenza delle IST è risultato insufficiente in molte indagini. Molti ragazzi apprendono le informazioni su sessualità, riproduzione e contraccezione prevalentemente dai media e dai coetanei. E in caso di malattia, provano sensi di colpa e vergogna che li spingono a rinunciare al ricorso ai servizi sanitari.
Come fare prevenzione


Secondo la Global Strategy dell’Oms sono necessari il coinvolgimento di servizi sanitari dedicati ai giovani e adolescenti per appropriati interventi di sorveglianza e prevenzione.

E’ importante conoscere quali sono gli strumenti che possono ridurre il rischio di contagio ed eseguire alcune vaccinazioni ad oggi disponibili.

Per info contattare: 040 3785-527 martedi mercoledi giovedi dalle ore 11-12

Open Day IST - Locandina - 18 ottobre 2022

 

 

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Data di pubblicazione: 
Martedì, 27 Settembre, 2022

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