In occasione della Giornata mondiale  dell'udito e dell'orecchio vi raccontiamo che cosa fa il Burlo Garofolo, in collaborazione con l’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi del Fvg, per aiutare le persone sorde e ipoacusiche a interagire meglio con il mondo esterno e a partecipare attivamente alla vita sociale grazie al progetto ABACO.

Le difficoltà uditive sono molto più diffuse di quanto si possa immaginare. In Italia infatti nascono ogni anno circa mille bambini con problemi di sordità di diversa gravità, che potrebbero sviluppare nel corso della loro vita ostacoli relazionali e di integrazione. Proprio per eliminare ogni barriera comunicativa e sociale, e permettere alle persone sorde e ipoacusiche di relazionarsi al meglio con gli altri, l’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo”, insieme all’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi del Friuli Venezia Giulia, ha realizzato il progetto ABACO (Abbattimento delle BArriere COmunicative), finanziato con 400mila euro, da sfruttare nell’arco di un anno.

Il primo compito del progetto spetta all’Audiologia del “Burlo Garofolo”, con la partecipazione della clinica Otorinolaringoiatrica dell’Università degli Studi di Perugia, e l’associazione “Fiadda Umbria Onlus”.  In questa prima fase del progetto ci si concentrerà sull’età scolare. «Bisogna considerare che i bambini con difficoltà uditive – spiega la dott.ssa Eva Orzan, direttore dell’Audiologia del Burlo – non sono tutti uguali nelle loro capacità di ascolto, ma presentano esigenze specifiche che vanno sostenute». Per questo  motivo, in 9 classi  del Fvg e in 9 aule dell’Università di Perugia verrà sperimentato un sistema versatile volto ad assicurare il completo accesso alle attività didattiche da parte dei bambini e dei ragazzi con deficit uditivi di grado diverso: «sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale – prosegue Eva Orzan – verrà messo a punto un sistema innovativo che permetterà di convertire la voce dell’insegnante in sottotitoli accurati o di migliorare la qualità e la nitidezza del suono che, grazie a dei ricevitori, arriverà direttamente all’ausilio uditivo utilizzato dallo studente. Qualora vi fosse la necessità di integrare le informazioni con la labiolettura, si sfrutterà l’utilizzo di una fotocamera che riprenda il volto dell’insegnante, veicolando l’immagine ben illuminata direttamente su monitor, tablet o smartphone del ragazzo, situazione che ben si adatta anche alle attuali esigenze della didattica a distanza». 

Il secondo obiettivo è affidato all’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi (Ens) del Friuli Venezia Giulia ed è dedicato alle persone sorde che comunicano anche in Lingua dei Segni Italiana (Lis). In questa parte del progetto verrà organizzato uno sportello sociale per creare un sostegno capillare alla comunità sorda e udente, punto di riferimento e di supporto per utenti che necessitano di servizi volti allo svolgimento di prassi di vita quotidiana quali ad esempio visite mediche, urgenze ospedaliere, contabili, notarili, colloqui a scuola tra genitori e insegnanti, supporto per riunioni lavorative e altri appuntamenti di varia natura. Sarà inoltre predisposto un servizio di interpretariato e video-interpretariato in Lis.

C.F.

Data creazione: 
03/03/2021
Data di aggiornamento: 
03/03/2021
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