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Cosa succede quando una mutazione minuscola decide il destino di un’intera cellula? E cosa vuol dire provare a correggerla con una molecola pensata su misura?
Da qui parte la storia di Michela Faleschini, ricercatrice dell’IRCCS Burlo Garofolo, che per la prima volta nell’anemia di Fanconi tenta di intervenire sullo splicing dell’RNA per ridurre il rischio di tumori, grazie a un progetto finanziato da AIRC. La sua domanda è semplice e ambiziosa: possiamo agire prima che il danno diventi malattia?
La stessa logica del “prima” guida anche Laura Travan, direttrice della Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del Burlo, e Gabriele Cont, neonatologo e presidente della Fondazione Burlo Garofolo ETS, che ci portano dentro il mondo della prematurità: qui ogni settimana conta, e parametri come maturazione polmonare, termoregolazione e protezione neurologica diventano decisivi per gli esiti dei neonati più vulnerabili.
E con il prof. Valerio Carelli, responsabile della Neurogenetica dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna e professore ordinario di Genetica Medica all’Università di Bologna, ospite d’eccezione per una keynote al Burlo, il viaggio arriva al cuore della cellula: nei mitocondri, tra infiammazione, microangiopatie e nuovi possibili bersagli terapeutici.
Nel terzo numero di Burlo in Research trovate tutto questo: tre storie dal Burlo che mostrano dove la ricerca spinge avanti la clinica
Intervista a cura della Direzione Scientifica - Direttore Scientifico Prof. Massimo Zeviani grazie al supporto della dott.ssa Lorenza Masè. Si ringrazia per le foto la dott.ssa Denise Zerjal.