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Per Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) si intende l’insieme delle tecniche mediche e di laboratorio impiegate per poter superare condizioni presenti nella coppia che ostacolano il concepimento spontaneo, cioè l’incontro tra gamete femminile (ovocita) ed il gamete maschile (spermatozoo)
La sterilità, intesa come il non raggiungimento di una gravidanza dopo 12 /24 mesi di rapporti non protetti, è oggi un fenomeno in crescita.
Secondo i dati più recenti, circa il 20% delle coppie presenta difficoltà a concepire e che nei prossimi anni il 10-20% dei bambini nascerà con procedure di laboratorio.
Il 30% delle cause sono attribuibili a un fattore maschile:
- anomalie in ambito testicolare
- ostruzione dei dotti
- patologie della prostata
- difficoltà nell'eiaculazione
- disfunzione erettile
- alterazioni qualitative e/o quantitative dello sperma.
Un altro 30% identifica cause femminili:
- menopausa precoce
- endometriosi
- ostruzioni o lesioni delle tube di Falloppio,
- anomalie uterine e cervicali
- disfunzioni ovulatorie.
Un ulteriore 20% è costituito da cause miste o combinate dei due componenti della coppia. Infine, il restante 20% dei casi non ha una spiegazione identificabile con certezza (sterilità idiopatica).
Le tecniche di PMA vengono distinte in:
- TECNICHE DI TIPO OMOLOGO: in cui entrambi i gameti appartengono alla coppia che si sottopone al trattamento
- TECNICHE DI TIPO ETEROLOGO: in cui almeno uno dei due gameti è esterno alla coppia, frutto di una donazione anonima da parte di un/una donatore/donatrice
In base al tipo di metodica utilizzata si distinguono:
TECNICHE DI I LIVELLO
- inseminazione intrauterina: prevede l’introduzione in utero, mediante un sottile catetere, degli spermatozoi del partner, dopo adeguata preparazione in laboratorio (capacitazione), al momento dell’ovulazione. Il concepimento pertanto si realizza nel corpo umano, a livello della tuba di Falloppio, sede naturale di tale processo.
TECNICHE DI II LIVELLO
Prevede una stimolazione ormonale nella donna, finalizzata alla crescita follicolare multipla ed il successivo recupero chirurgico degli ovociti. L’incontro tra i gameti maschili e femminili avviene in laboratorio (Fecondazione in vitro) e porta allo sviluppo di embrioni, che verranno successivamente trasferiti in utero a distanza di qualche giorno.
Si distinguono:
- la tecnica FIV-ET: fecondazione in vitro convenzionale
- la tecnica ICSI : iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo, che viene appunto inserito all’interno dell’ovocita mediante apposita strumentazione di laboratorio.
TECNICHE DI III LIVELLO
Che prevedono l’utilizzo di spermatozoi prelevati chirurgicamente dall’apparato genitale maschile.