La Società̀ Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza promuove l’11 maggio come Giornata Nazionale per la promozione del Neurosviluppo, una giornata caratterizzata dai colori dell’arcobaleno, a rappresentare sia l’incredibile varietà̀ degli aspetti coinvolti nel Neurosviluppo e nei disturbi ad esso connessi, sia la necessità di tutti i bambini di vivere in tempi di pace.
Una giornata per conoscere, sperimentare, condividere, mettersi in gioco, con iniziative locali diffuse (open day, eventi scientifici, laboratori esperienziali, dibattiti, seminari, podcast, concerti, ecc.), luoghi e monumenti “colorati” con l’arcobaleno e dalle 16:30 alle 19:30 un Webinar con Relatori di rilievo internazionale, aperto a tutta la popolazione, sulla promozione del neurosviluppo e sulla cura dei disturbi ad esso correlati (https://sinpia.eu/).

All’interno del Burlo saranno attivi laboratori di attività per bambini e adolescenti guidati dagli insegnanti della "Scuola in Ospedale". Il Comune di Trieste parteciperà all'iniziativa e per l'occasione illuminerà la Fontana del Nettuno in Piazza della Borsa.
Il neurosviluppo è quel complesso processo di crescita che, dal concepimento, conduce ad un armonico sviluppo emotivo, motorio, cognitivo e sociale nella giovane età adulta, attraverso l’intreccio continuo di componenti genetiche, neurobiologiche e ambientali specifiche per ogni età.
Costituiscono parte fondamentale del neurosviluppo i processi biologici di maturazione del sistema nervoso: la formazione e differenziazione delle cellule nervose (neuroni), la loro migrazione dai siti dove si formano alle sedi finali dove eserciteranno le loro funzioni una volta giunti a maturazione, la costruzione e il modellamento dei contatti anatomici e funzionali tra i neuroni (sinapsi) che rappresentano la base, su piccola scala, della comunicazione tra le cellule nervose e, su grande scala, delle funzioni cognitive di apprendimento e memoria.
Questi processi biologici costituiscono un insieme complesso di eventi la cui regolare evoluzione pone le basi per la maturazione di un sistema nervoso in grado di sostenere la crescita dell’individuo, il suo benessere psico-fisico, il raggiungimento delle autonomie dell’età adulta.
Lo svolgersi di questi processi biologici avviene infatti in stretta e costante, dinamica e inscindibile, relazione con l’ambiente in cui l’individuo vive e cresce; nessuno di questi processi biologici sarebbe possibile senza l’interazione con l’esterno: dalle prime cure del neonato, alla costruzione delle relazioni di attaccamento alle figure di riferimento, all’insegnamento scolastico, alle esperienze della vita sociale.
Come in ogni sistema complesso, le fasi di cambiamento rappresentano al tempo stesso opportunità di crescita (plasticità) e finestre di fragilità (vulnerabilità): se è vero che è proprietà intrinseca del sistema nervoso la sua capacità, tanto maggiore quanto più il sistema è giovane, di adattarsi e sviluppare strategie efficaci per superare le difficoltà, è altrettanto vero che un sistema in un delicato equilibrio legato a cambiamenti in atto, quale è il sistema nervoso nelle fasi più cruciali del suo sviluppo, risulta più vulnerabile ad eventi inattesi e sfavorevoli che possono così rivelarsi potenzialmente traumatici o dannosi. Ciò vale tanto per i cambiamenti che avvengono a livello biologico all’interno del sistema nervoso quanto per i fattori ambientali rappresentati dal contesto di vita dell’individuo.

La salute ed il neurosviluppo ottimali, dal concepimento fino all'età adulta, sono cruciali per la crescita e la realizzazione del potenziale umano (“human capital” nella letteratura anglosassone).
Nel 2018 l’organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’Unicef e la Banca Mondiale hanno redatto un documentato intitolato “Nurturing care for early childhood development: a framework for helping children survive and thrive to transform health and human potential”. (Geneva: World Health Organization; 2018. Licence: CC BY-NC-SA 3.0 IGO) in cui si enfatizza o meglio raccomanda quello che viene chiamato il “nurturing care”, termine che tradotto potrebbe suonare come “accudimento nutriente”.
Nurturing care è un costrutto molto importante perché fornisce un quadro concettuale di riferimento (per i sanitari ma anche per chi decide le politiche e quindi le legislazioni) adottando una prospettiva temporale che va dal pre-concepimento fino all'adolescenza, ponendo attenzione ai periodi di sviluppo che sono vulnerabili alle avversità e sensibili agli interventi, e focalizzandosi sulle opportunità che promuovono l'equità, la resilienza e il capitale umano.
Tempo e ambiente sono due concetti guida per chi si occupa dei disturbi del neurosviluppo: essi esprimono la nozione fondamentale di processi che si sviluppano in maniera dinamica negli anni della crescita del bambino e la consapevolezza che gli interventi di cura, per potere essere efficaci, devono essere tempestivi e coinvolgere, sempre e necessariamente, l’ambiente di vita del bambino.

Purtroppo, i disturbi del neurosviluppo sono molto aumentati negli ultimi anni, ma sono ancora poco conosciuti dalla maggior parte delle persone. Possono comparire fin dai primi anni di vita, come avviene per l’autismo, i disturbi di linguaggio e apprendimento, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività̀, l’epilessia. Oppure rendersi evidenti in adolescenza, con disturbi psichiatrici come la schizofrenia e la depressione.
Sia la promozione del neurosviluppo sia gli interventi per la cura dei disturbi del neurosviluppo sono ad oggi grandemente trascurati e non ricevono le risposte di cui avrebbero bisogno.
Molto si può fare per promuovere il neurosviluppo in tutti i bambini e gli adolescenti e sostenere una crescita armonica e serena, così come per intervenire quando compaiono difficoltà e disturbi.

Contributo a cura della dott.ssa Caterina Zanus e dott. Marco Carrozzi

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Data di pubblicazione: 
Martedì, 9 Maggio, 2023
Data di aggiornamento: 
Martedì, 9 Maggio, 2023

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