Prendersi cura significa anche offrire sollievo

In occasione della Giornata Nazionale del Sollievo, istituita nel 2001 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per promuovere la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale, l’IRCCS Burlo Garofolo rinnova il proprio impegno nell’offrire percorsi di cura centrati sulla qualità della vita di bambini e famiglie.

Nel nostro Istituto, il sollievo non è un concetto astratto, ma una pratica quotidiana. I ricoveri sollievo, parte integrante dell’assistenza offerta dal Centro Regionale di Terapia del Dolore e Cure Palliative Pediatriche (CPP), sono uno strumento fondamentale per garantire attenzione, presenza e supporto non solo al bambino, ma all’intero nucleo familiare.


Questa tipologia di assistenza è una delle attività garantite dall’hospice pediatrico ed è pensata per rispondere in modo integrato ai bisogni clinici, emotivi e relazionali del bambino e della sua famiglia. Durante il ricovero, che si svolge senza la presenza dei genitori, i bambini vengono accolti in un ambiente protetto, dove ricevono cure sanitarie e attenzioni quotidiane da parte dell’équipe del Centro Regionale di Terapia del Dolore e Cure Palliative Pediatriche e dell’Area Cure Pediatriche ad Alta Complessità, con il prezioso supporto delle Associazioni di Volontariato.


Questo tempo di cura, strutturato e sicuro, rappresenta anche una risorsa per i genitori, che possono così ritagliarsi uno spazio personale. Uno spazio per respirare, per ascoltarsi, per recuperare energie fisiche ed emotive. Per occuparsi di sé, della coppia, degli altri figli o degli altri familiari.
Dal punto di vista psicologico, questa possibilità è preziosa: la cura continua è sostenibile solo se chi se ne fa carico può contare, a sua volta, su momenti di sollievo. Il tempo ritrovato non è egoismo, ma una forma di cura indiretta verso il proprio figlio malato. È un modo per rigenerarsi, per tornare presenti, con mente e corpo. È anche un'opportunità per mantenere viva la rete affettiva che circonda la famiglia, talvolta trascurata nei percorsi assistenziali prolungati.

Come ci racconta una mamma: “Il ricovero sollievo è un’esperienza molto intensa, che all’inizio può generare emozioni contrastanti. Affidare il proprio bambino ad altri, anche solo per pochi giorni, non è semplice. È fondamentale avere fiducia nei professionisti che si prendono cura di lui, che lo conoscono e che desiderano sinceramente alleggerire, per quanto possibile, la nostra fatica quotidiana. Le aspettative su cosa si potrà fare in quei giorni sono tante: ritrovare un po’ di spazio per sé stessi, dedicare tempo agli altri figli, riuscire a realizzare cose che non si possono fare nella propria quotidianità. Rimane un’esperienza fondamentale e molto liberatoria, magari averne di più. Riconosco l’energia che tutti dedicano per regalare alle famiglie queste giornate. È un’esperienza che fa bene a tutti.”


La Giornata del Sollievo ci invita a riflettere proprio su questo: sul valore del prendersi cura anche alleggerendo, anche permettendo pause. È l’occasione per testimoniare che, anche nella malattia, è possibile vivere momenti di benessere, dignità e relazione autentica.
Offrire sollievo non è solo un atto sanitario, ma un gesto di profonda umanità.
E al Burlo lo facciamo ogni giorno.

 

 

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Data di pubblicazione: 
Venerdì, 23 Maggio, 2025
Data di aggiornamento: 
Venerdì, 23 Maggio, 2025

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