Che cos'è l' ecografia?

L’utilizzo dell’ecografia in ostetricia è ormai da tempo diffuso, tanto che in Italia si effettuano tre o più esami ecografici a tutte le donne in gravidanza. L’ecografia è una tecnica che consente di vedere gli organi del nostro corpo con l’utilizzo di onde sonore ad alta frequenza (ultrasuoni) che attraversano i tessuti. Con questa metodica è possibile osservare in modo dettagliato il feto all’interno dell’utero.

L’uso diagnostico dell’ecografia è considerato privo di rischi e può essere ripetuto ogni volta lo si ritenga opportuno.

Le finalità dell’ecografia nel 1° trimestre sono rappresentate dalla datazione della gravidanza e dalla dimostrazione dell’impianto in utero della camera gestazionale e della vitalità dell’embrione, se presente.

Le finalità nel 2° trimestre sono rappresentate dalla valutazione delle malformazioni e dallo studio della biometria fetale (la misurazione di alcuni parametri, quali l’addome, la testa e il femore).

Le finalità nel 3° trimestre sono infine rappresentate dall’individuazione dei ritardi di crescita e la diagnosi delle malformazioni non rilevabili nel 2° trimestre. Inoltre si può vedere la posizione del feto.

Nei primi 2-3 mesi di gravidanza, con la misurazione della lunghezza del feto è possibile valutare se lo sviluppo del bambino corrisponde all’epoca di gravidanza valutata in base alla data dell’ultima mestruazione. Talvolta questa data non è ricordata esattamente oppure le mestruazioni non sono regolari: un’ecografia eseguita nei primi tre mesi di gestazione consente di datare con precisione l’epoca della gravidanza. Dalla fine del secondo mese si visualizzano l’attività pulsatile del cuore ed i movimenti fetali.

Il sesso del bimbo è evidenziabile dal quarto mese: da questo momento la possibilità di definirlo dipende dalla posizione del feto dentro l’utero. Fondamentale in questo periodo è la valutazione di strutture fetali quali la vescica, i reni, lo stomaco, il cuore, la colonna vertebrale e le strutture intracraniche oltre che le estremità, il diametro addominale e quello cefalico (misurate routinariamente).

 

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