Che cos’è il meningococco?

Il meningococco è un microrganismo responsabile di infezioni gravi come la meningite (infezione delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale) e la sepsi meningococcica (diffusione dell’infezione in diversi organi con stato di shock).
Il meningococco colpisce soprattutto i bambini (particolarmente sotto i 4 anni di età) e gli adolescenti e piu’ raramente gli adulti sopra i 25.
Esistono diversi sierotipi di meningococchi, il sierotipo B e C sono quelli più diffusi in Italia ed Europa.
I meningococchi si trasmettono per via aerea. Sono però microrganismi deboli al di fuori dall’organismo e per questo è necessario un contatto molto stretto e prolungato perché avvenga la trasmissione da individuo a individuo. La maggioranza dei contagi non avviene stando a contatto con i malati, ma con i portatori sani. Una certa quota della popolazione (che varia a seconda del sierotipo) ospita infatti il memingococco nelle proprie vie respiratorie, senza saperlo e senza mostrare sintomi e può inconsapevolmente essere la fonte dell’infezione.
È per questa ragione che la vaccinazione rappresenta la misura preventiva più efficace.

C’è una epidemia in corso?

No. I casi di meningite segnalati nel corso dell’anno 2016 (190) sono in sostanza  ugualmente numerosi di quelli segnalati nel 2015 (196), per una incidenza costante nel tempo e pari a circa 3 casi ogni milione di abitanti. Sta di fatto però che la gravità dell’infezione, che è associata a elevata mortalità e comunque a un rischio non piccolo di esiti a distanza (danno neurologico e/o sensoriale), rende fortemente consigliabile il ricorso alla vaccinazione di massa dei soggetti a maggior rischio (bambini e adolescenti) proprio come indicato dal Ministero della Salute.

Vaccinazione anti-meningococcica

Già da diversi anni è disponibile e attuata in molte regioni la vaccinazione contro il meningococco C. La vaccinazione viene eseguita tra il 13 ed il 15 mese di vita e a tutti gli adolescenti che non sono stati vaccinati precedentemente.
Più di recente si è resa disponibile anche la vaccinazione contro il meningococco B che viene eseguita con modalità sostanzialmente analoghe.
Il vaccino è stato ottenuto con tecniche di ingegneria molecolare e contiene proteine della parete del meningococco che permettono di attivare una risposta immunitaria protettiva.
I rischi potenziali sono di scarsa entità come per qualsiasi altro vaccino: modeste reazioni locali in sede di iniezione e/o febbre moderata e/o reazione allergica (evenienza questa ultima eccezionalmente rara).
La vaccinazione è particolarmente indicata nei soggetti a maggior rischio di contrarre l’infezione come le persone con difetti immunitari, con malattie croniche invalidanti come il diabete e alcune forme di anemie genetiche (talassemia, anemia falciforme) o che, per diverse ragioni, non hanno la milza.
Va rimarcato infine che la vaccinazione anti-meningococcica non protegge da tutte le meningiti, ma soltanto da quelle dovute al Meningococco .

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