IL LABORATORIO DI PEDIATRIA DEL BURLO VINCE UN BANDO PNRR CON UN PROGETTO PER LA VALIDAZIONE DI UN NUOVO METODO PER UNA FACILE RILEVAZIONE DI UN MARCATORE SPECIFICO DELLA CELIACHIA

Al progetto, seguito dalla dottoressa Luigina De Leo e la cui durata prevista è di 24 mesi, è stato assegnato un finanziamento di 330mila euro. L’obiettivo è accelerare e facilitare la diagnosi della malattia celiaca.

Il Laboratorio di Pediatria dell’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” ha vinto il bando Pnrr nella tematica Proof of Concept che include progetti volti a ridurre il gap tra i risultati della ricerca scientifica e la loro applicazione per scopi industriali nell’ambito della prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. Il progetto che si è aggiudicato un finanziamento da 330mila euro, è denominato “Validazione di un metodo nuovo e innovativo per una facile rilevazione di un marcatore specifico della malattia celiaca in tutte le sue manifestazioni cliniche: uno studio pediatrico multicentrico” ed è seguito dalla dottoressa Luigina De Leo, ricercatrice sanitaria del Laboratorio di Pediatria. Il progetto, oltre al Burlo che fa da capofila, coinvolge l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, l’Azienda Ulss2 Marca Trevigiana e il Consorzio per Valutazioni Biologiche e Farmacologiche.

Dottoressa De Leo, in cosa consiste il vostro progetto?
Questo progetto è un’estensione a livello multicentrico di uno studio recentemente condotto all’Irccs “Burlo Garofolo” e pubblicato sulla prestigiosa rivista American Journal of Gastroenterology. https://journals.lww.com/ajg/Abstract/9900/Rapid_immunochromatography_on... Con quello studio è stata dimostrata l’accuratezza diagnostica di un nuovo test facile e veloce per rilevare gli anticorpi intestinali anti-transglutaminasi che sono specifici della malattia celiaca. Si tratta di una metodica per cui è stata depositata domanda di brevetto europeo dagli inventori, ossia il professor Tarcisio Not e la sottoscritta. Nello specifico, gli anticorpi intestinali anti-transglutaminasi permettono di riconoscere la malattia celiaca in tutte le sue manifestazioni cliniche e biologiche riducendo il ritardo diagnostico e garantendo a tutti i soggetti celiaci di ricevere una diagnosi fondata e di beneficiare di un trattamento efficace della sintomatologia associata.

Rispetto al primo studio pubblicato, quali saranno i vantaggi derivanti dal nuovo progetto?
La ricerca di questi anticorpi fino ad oggi è rimasta a disposizione di pochi centri specializzati, incluso il nostro Irccs, perché basata sull’utilizzo di test sofisticati ed elaborati che richiedono personale specializzato dedicato. Con questo nuovo test gli anticorpi intestinali anti-transglutaminasi saranno utilizzati molto più frequentemente nella pratica clinica perché due sono gli aggettivi che lo descrivono: facile - può essere eseguito in qualsiasi reparto di gastroenterologia dal personale medico/infermieristico coinvolto nell’esecuzione dell’esame intestinale endoscopico, e veloce - l’esito è disponibile già alla fine della seduta endoscopica.

Come utilizzerete i fondi messi a disposizione dal Pnrr?
Il progetto finanziato con il bando Pnrr permetterà di validare questo nuovo metodo nei diversi centri coinvolti e di raccogliere ulteriori dati sull’importanza della ricerca degli anticorpi intestinali anti-transglutaminasi nella diagnosi della malattia celiaca.

Quali sono i tempi previsti per il compimento del progetto e, quindi, per avere a disposizione in via definitiva il nuovo test?
La durata prevista per il progetto è di 24 mesi che è il tempo necessario per raggiungere gli obiettivi previsti dallo studio.

La celiachia sembra essere una malattia sempre più diffusa o, meglio, sempre più frequentemente diagnosticata. Quante persone coinvolge in Italia e quali saranno i benefici del vostro test per i celiaci?
La celiachia in Italia come nella maggior parte del mondo colpisce intono all’1-2% della popolazione generale. Questo test permetterà di diagnosticare la celiachia nei casi con sintomi, come ad esempio il rallentamento della crescita, e test sierologici non ancora positivi. In questi casi, una diagnosi tempestiva ha rilevanti vantaggi in termini di recupero del difetto di crescita e prevenzione di altre patologie associate.

Data creazione: 
30/12/2022
Data di aggiornamento: 
30/12/2022
Referente pagina web: 

Amministrazione Trasparente