Vaccinazione anti Covid-19 ai bambini
Si pubblica la guida dell'ISS per i genitori: le risposte alle FAQ, gli effetti collaterali, l'efficacia dei vaccini e le fake news.
Fonte: www.pmi.it
1. Il Covid nei bambini
In un approfondimento dedicato ai genitori dei bambini under 12 (5-11 anni), per i quali si stanno aprendo ora le porte del vaccino anti Covid-19, l’Istituto Superiore della Sanità (ISS) spiega tutto quello che c’è da sapere in merito.
In primo luogo l’ISS spiega che, anche se in misura minore rispetto all’adulto (nella maggioranza dei bambini l’infezione decorre in maniera quasi completamente asintomatica), anche nell’età infantile l’infezione da Sars-CoV-2 può comportare dei rischi per la salute tanto da essere ricoverati in ospedale (attualmente circa 6 bambini su mille), anche in terapia intensiva (circa 1 su 7mila).
Le complicazioni più frequenti che possono comparire sono:
- la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-C), una malattia rara ma grave che colpisce contemporaneamente molti organi inclusi cuore, polmoni, reni, cervello, pelle, occhi o organi gastrointestinali;
- quello che viene definito “long Covid“, ovvero la comparsa di effetti indesiderati anche a distanza di tempo dalla guarigione.
2. Quale vaccino per gli under 12?
Per i bambini nella fascia 5-11 anni il vaccino pediatrico approvato dall’EMA – l’Agenzia regolatoria europea sui medicinali – è Comirnaty prodotto da Pfizer-Biontech. Il principio attivo è lo stesso del corrispondente vaccino anti SARS-CoV-2 somministrato agli adulti – si tratta quindi di un vaccino a mRna – ma la dose è ridotta a circa un terzo.
Come per gli adulti la vaccinazione avviene in due dosi a tre settimane di distanza l’una dall’altra.
Da sottolineare che, al momento, per i bambini da 5 a 11 anni non c’è un altro vaccino anti Covid-19 disponibile approvato sotto l’Emergency Use Authorization (EUA), il meccanismo che serve a facilitare la disponibilità di prodotti medici, inclusi i vaccini, durante le emergenze sanitarie, come l’attuale pandemia da Covid-19.
3. Cosa (non) fare prima e dopo il vaccino
L’ISS consiglia, prima del vaccino ai bambini di:
- spiegargli bene cosa sta per fare;
- NON dare farmaci antidolorifici per cercare di prevenire eventuali effetti collaterali.
Durante la vaccinazione:
- indicare al medico vaccinatore eventuali episodi di allergie avuti dal bambino;
- tenere il bambino seduto o sdraiato, per prevenire traumi dovuti ad un eventuale svenimento durante la vaccinazione.
Dopo il vaccino:
- attendere 15-30 minuti sotto osservazione prima di lasciare il centro vaccinale per monitorare ed eventualmente intervenire tempestivamente in caso di comparsa di reazioni allergiche.
4. Quali sono i principali effetti collaterali
I possibili effetti collaterali del vaccino pediatrico Comirnaty Pfizer-Biontech sono gli stessi degli adulti:
- possibile dolore, rossore e gonfiore al braccio;
- possibile insorgenza di sintomi quali stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, brividi, febbre e nausea, generalmente di lieve entità e che si risolvono nel giro di 1-2 giorni.
Eventuali reazioni allergiche si manifestano invece nel giro di pochi minuti dalla vaccinazione, o al massimo entro un’ora.
Molti si chiedono se il vaccino per bambini contiene il Coronavirus: no, il vaccino non contiene il SARS-CoV-2 e quindi non introduce nell’organismo dei bambini il Covid-19.
5. Perché vaccinare i bambini
L’Istituto Superiore della Sanità ricorda a chi ritiene superfluo e non necessario vaccinare i bambini i rischi ai quali sono esposti in caso di infezione da Coronavirus, a fronte di un vaccino mostratosi efficace nel ridurre di circa il 91% il rischio di infezione.
Il Covid-19, spiegano gli esperti, non risparmia i bambini, hanno le stesse probabilità di essere infettati da Covid-19 degli adulti, e li può far ammalare gravemente: possono insorgere complicazioni dell’infezione anche a lungo termine e che possono portare anche alla morte.
Gli esperti invitano inoltre i genitori indecisi sul vaccinare o meno i propri bambini a considerare tra i benefici del vaccino anti Covid-19 non soltanto la protezione dalla malattia ma anche la possibilità di “frequentare con una maggiore sicurezza la scuola e condurre una vita sociale connotata da elementi ricreativi ed educativi che sono particolarmente importanti per lo sviluppo psichico e della personalità in questa fascia di età”.
Vaccinare i bambini, così come gli adulti, aiuta a proteggere tutti dalla diffusione del Covid-19, e in generale dall’ammalarsi gravemente in caso di infezione, compresi familiari e persone che non hanno diritto alla vaccinazione e che potrebbero essere a maggior rischio di ammalarsi gravemente se infetti.
Questi soggetti non vaccinati, compresi i bambini di età pari o superiore a 2 anni, raccomandano gli esperti, dovrebbero indossare la mascherina negli spazi pubblici e in presenza di persone non conviventi.
6. Fake news: i bambini non si ammalano di Covid
Tra le fake news che circolano maggiormente c’è la seguente: “i bambini non si ammalano di Covid e se si ammalano non muoiono, manifestano sintomi lievi e hanno bassa capacità di trasmettere il virus. Inutile vaccinare.”
Per smentire questa affermazione l’ISS riporta dei dati. Dall’inizio dell’epidemia nella fascia 6-11 anni ci sono stati (dati all’1/12/2021):
- oltre 263 mila casi;
- 1453 ricoveri in reparti ordinari;
- 36 ricoveri in terapia intensiva;
- 9 decessi;
- 6 bambini su 1.000 vengono ricoverati in ospedale;
- circa 1 su 7.000 in terapia intensiva.
In più nelle ultime settimane il numero di contagi in questa fascia di età è nettamente in crescita.
Il vaccino si è mostrato efficace nel ridurre di circa il 91% il rischio di infezione.
7. Fake news: il vaccino espone i bambini a rischi
Fake news n. 2: il vaccino espone i bambini a rischi di effetti avversi che senza vaccino non avrebbero.
L’Istituto Superiore della Sanità ricorda che i vaccini sono dei farmaci e che, come tutte le medicine e i vaccini, anche quelli messi a punto contro il Covid presentano un rischio di effetti collaterali. Quello gravi, tuttavia, sono molto rari.
Gli esperti sottolineano che la sicurezza dei vaccini anti Covid è “monitorata continuamente dalle agenzie regolatorie di tutto il Mondo, e anche per le fasce più giovani il rischio di eventi avversi gravi è risultato molto raro”.
In più “il rischio di eventi avversi deve essere confrontato con quello di incorrere nelle conseguenze dell’infezione, ed è su questa base che viene calcolato il rapporto rischi-benefici da parte delle agenzie regolatorie” e l’EMA, in Europa, ha concluso che il rapporto tra benefici e rischi è positivo anche per la fascia d’età 5-11 anni.
8. Fake news: sperimentazione insufficiente
Fake news n. 3: il numero di bambini che hanno partecipato al programma di sviluppo clinico dei vaccini è troppo piccolo per rilevare potenziali rischi di miocardite associata a vaccinazione.
L’ISS spiega che nei soggetti giovani (adolescenti e giovani adulti) è stato riportato un rischio aumentato di miocardite e pericardite, che rimane però estremamente basso: circa 50 casi su un milione, dopo due dosi, la maggioranza dei quali ha avuto poi un decorso assolutamente benigno dopo la manifestazione.
In generale, rassicura inoltre l’ISS, nei bambini più piccoli si osserva un minore rischio di sviluppare queste patologie, e non sono stati segnalati casi durante i test clinici.
Per quanto riguarda la partecipazione al programma di sviluppo clinico dei vaccini, viene spiegato che le informazioni di sicurezza oggi disponibili riguardano non solo i 3.000 bambini che hanno ricevuto il vaccino nell’ambito della sperimentazione clinica, ma comprendono anche i primi dati raccolti negli oltre 3 milioni di bambini di 5-11 anni già vaccinati negli Stati Uniti.
“La sicurezza del vaccino sarà comunque mantenuta sotto costante e stretto monitoraggio da parte di tutte le agenzie del Mondo” aggiunge l’ISS, uno dei programmi di monitoraggio della sicurezza più completo e intenso della storia.
9. Fake news: il vaccino causa mutazioni nel sangue
Fake news n. 4: i vaccini agevolano processi infiammatori che provocano cambiamenti nel sangue dei più piccoli.
Secondo l’ISS non ci sono studi che hanno dimostrato una correlazione tra il vaccino e questo tipo di problemi.
10. I vaccini indeboliscono il sistema immunitario
Fake news n. 5: i vaccini indeboliscono il sistema immunitario ancora non sviluppato dei bambini.
L’Istituto Superiore della Sanità spiega che il sistema immunitario dei bambini è “programmato” per reagire a possibili pericoli già dalla nascita: il vaccino anti Covid funziona nello stesso modo degli altri vaccini somministrati ai bambini, insegnando al loro sistema immunitario a riconoscere l’agente infettivo prima dell’effettiva esposizione, contribuendo così a rafforzarlo.
Per approfondire: link all'ISS
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